23 Luglio 2022
L'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha dichiarato che il vaiolo delle scimmie è un'"emergenza sanitaria globale". L'annuncio arriva dal numero uno dell'ente Tedros Adhanom Ghebreyesus in una conferenza stampa. Quest'ultimo ha preso la decisione in modo autonomo, senza il consenso fra i membri del comitato d’emergenza dell’Organizzazione mondiale della sanità, trattasi della prima volta in assoluto che accade. "Ho deciso di dichiarare un'emergenza sanitaria pubblica di rilevanza internazionale", spiega Ghebreyesus.
Il numero uno dell'Oms sull'epidemia del vaiolo delle scimmie continua: "In breve, abbiamo un’epidemia che si è diffusa rapidamente in tutto il mondo attraverso nuove modalità di trasmissione di cui capiamo troppo poco e che soddisfa i criteri delle normative sanitarie internazionali". "So che questo non è stato un processo facile o diretto e che ci sono opinioni divergenti tra i membri", ammette. Il mese scorso si era deciso di non procedere con lo stato di allerta globale, il livello più alto dell'Oms.
Tedros continua: "Anche se sto dichiarando un'emergenza sanitaria pubblica al momento di interesse internazionale, questa è un'epidemia che si concentra tra gli uomini che hanno rapporti sessuali con uomini, in particolare quelli con più partner sessuali". Ciò significa per il numero uno dell'organizzazione che "questo è un focolaio che può essere fermato con le giuste strategie nei gruppi giusti".
Matteo Bassetti spiega che la situazione ha raggiunto il picco: "Siamo arrivati a 15mila casi di vaiolo delle scimmie in più di 70 Paesi nel mondo, che probabilmente rappresentano la punta dell'iceberg. È verosimile pensare che siano 5-6 volte di più: siamo vicini, quindi, ai 100 mila casi reali. L'Italia rimane fra i primi 10 Paesi, con circa 400 casi. Sono numeri impressionanti".
Qual è la soluzione? "Nessuno vuole fare allarmismo, ma occhio a sottovalutare problema. Sarebbe il caso di partire ora con un'importante campagna vaccinale, indirizzata a giovani maschi, altrimenti a settembre rischiamo di avere decine di migliaia di casi diagnosticati e altrettanti sotto traccia". "Estendere il vaccino per il vaiolo umano con l'indicazione anche per vaiolo scimmie mi sembra appropriato - commenta Bassetti, all'indomani del via libera dell'Agenzia europea del farmaco - è evidente che servirebbe un vaccino più specifico, ma in questo momento può andare bene allargare l'indicazione".
Il vaiolo delle scimmie finora ha avuto come epicentro l'Europa. Ed essendosi sviluppato inizialmente in Spagna durante delle parate per gay, ha visto il Paese iberico come quello con più casi (2.835, erano 2.034 la scorsa settimana). Seguono Regno Unito (2.115) e Germania (2.033). Settimo posto per l'Italia con 374 casi (erano 292 la scorsa settimana). La fascia d'età più vulnerabile secondo la rilevazione europea è quella di età compresa tra i 31 e i 40 anni (42% dei pazienti, praticamente tutti maschi).
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