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Covid, "la Comunione sulla mano è discrezionale non obbligatoria": l'appello del Prof Nicolini

Il comunicato che la CEI in accordo col governo italiano ha emanato il 1 aprile 2022 è chiaro: la comunione sulla mano è "preferibile", quindi non più obbligatoria, ma molte diocesi proseguono in questa scelta

18 Luglio 2022

Covid, appello intervento comunione sulla mano discrezionale

La CEI, per la fine dello stato di emergenza di Covid 19, ha pubblicato una lettera con cui intende ricordare alla comunità cattolica che la distribuzione della Comunione sulla mano è preferibile, e non più obbligatoria. Infatti, si legge dal comunicato stampa di Tele Maria “il comunicato del 1 aprile 2022 emanato dalla CEI, in accordo con il governo italiano, ha abrogato il protocollo del 7 maggio 2020” nel quale si indicava l’introduzione dell’Eucarestia sulla mano come norma profilattica per contrastare la pandemia, ma dal 1 aprile 2022: "I Ministri continueranno ad igienizzare le mani prima di distribuire l'Eucarestia preferibilmente sulla mano".

Covid, rendere obbligatoria la ricezione dell’Eucarestia sulle mani è "un arbitrio liturgico denunciabile"

L'opzione dunque di consegnare l'Eucaristia sulla mano del credente è una scelta discrezionale che può essere operata singolarmente dal parroco deputato alla celebrazione eucaristica. Questo vuol dire che se il credente si ritiene più protetto ricevendo l'Eucaristia sulla mano, questa può essere data in questo modo oppure mediante il classico rito della consegna dell'Eucarestia direttamente in bocca. Secondo i credenti infatti, esiste un significato profondo che concerne l'aspetto della ricezione dell'Eucarestia direttamente in bocca, vale a dire il preservare la sacralità dell'atto e tenerla lontana da eventuali profanazioni o rotture e frammenti del Corpo di Cristo.

Tuttavia il professor Nicolini, direttore di Tele Maria ha apertamente dichiarato che, nonostante l'obbligatorietà della consegna dell'Eucaristia sulla mano sia stata superata dall'introduzione della scelta discrezionale del rito, in molte diocesi si prosegue a rendere obbligatoria la consegna sulla mano e ciò induce molti credenti a "rinunciare alla Comunione per non doverla ricevere sulla mano, oppure a recarsi nelle varie chiese dove viene consentito di ricevere la Comunione anche sulla lingua". Il professore aggiunge che vi è una "scelta libera di riceverla sulla mano o in bocca. Chi interpretasse diversamente commetterebbe un arbitrio liturgico, denunciabile all'autorità ecclesiastica" e poi conclude con un appello: "Si richiede un intervento urgente sui vescovi d'Italia che continuano a violare le disposizioni della Chiesa circa il diritto dei fedeli di ricevere la Comunione anche sulla lingua".

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Commenti all'articolo

  • Tele Maria

    Tele Maria

    19 Luglio 2022 - 01:10

    LE NORME E GLI ABUSI NELLA DISTRIBUZIONE DELLA SANTA COMUNIONE In data 15 agosto 2020, la Sacra Congregazione per il Culto Divino, a firma del Prefetto Card. ROBERT SARAH, con l’approvazione del Pontefice, è intervenuta riguardo all’osservanza delle Norme Liturgiche nella Santa Messa, ribadendo l’esclusiva competenza delle Autorità Ecclesiastiche riguardo a tali norme, e dichiarando: “LE NORME LI

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