22 Aprile 2022
Una nuova forma di epatite colpisce bambini in Italia e in tutta Europa, i sintomi: è colpa del vaccino Covid o delle mascherine? Le ipotesi e tutto quello che sappiamo finora. Un bambino di Prato è stato ricoverato all'ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma in gravi condizioni per una sospetta epatite acuta pediatrica di origine sconosciuta. Il paziente, di soli tre anni, rischia di dover subire un trapianto di fegato. Cresce l'allarme in Italia perché si tratta del settimo caso segnalato in pochi giorni di epatite manifestatasi in forma acuta la cui origine non è conosciuta. Un fenomeno che avviene ogni anno ma a preoccupare in questo frangente è la frequenza anomala dei casi. Ecco tutto quello che sappiamo finora.
L'epatite è una malattia insidiosa perché spesso si manifesta senza sintomi evidenti, che spesso vengono ignorati. I più frequenti e noti sono urine scure, feci di colore grigio pallido, prurito della pelle e ingiallimento degli occhi e della pelle. Questa nuova forma non è riconducibile alle classiche tipologie virali A,B, C, D ed E. Essendo nuova, non è facile diagnosticarla e per ora si nota soltanto la manifestazione in forma acuta.
Non c'è nessuna evidenza che questa insorgenza sia legata al vaccino Covid somministrato a molti bambini: sul web sono circolate molte ipotesi ma al momento si tratta di bufale. Molto più concreto il sospetto che si tratti delle mascherine, o meglio dei lockdown imposti negli ultimi due anni per far fronte all'emergenza pandemica.
La nuova forma di epatite si è diffusa in molti Paesi europei: in Regno Unito, dove i casi registrati sono già 108, ma anche in Danimarca, Irlanda, Paesi Bassi e Spagna. È un caso che questa patologia stia colpendo proprio l'Europa? Secondo uno studio inglese pubblicato sulla rivista di medicina Eurosurveillance lo scorso 14 aprile, no. In questa analisi si sospetta che i bambini abbiano difese immunitarie più basse del normale a causa delle restrizioni dovute al Covid.
Per questo, ora avrebbero più difficoltà a fronteggiare virus comuni, come l'adenovirus a cui erano positivi il 77% dei bambini inglesi colpiti dall'epatite. Normalmente questo virus è innocuo per adulti e bambini, nei quali provoca soltanto dei raffreddori. Adesso però, con difese immunitarie più vulnerabili efficaci a causa dei contatti sociali meno frequenti, l'adenovirus potrebbe non essere così banale. È solo uno studio isolato, va sottolineato, il condizionale è obbligato e ci sarà bisogno di molte altre conferme. Ma sono molti gli scienziati a condividere questo scenario.
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