01 Ottobre 2021
Fonte: lapresse.it
É in arrivo una pillola per combattere il Covid: si tratta del Molnupiravir, un farmaco antivirale da assumere per via orale che potrebbe aiutarci a dire addio per sempre al virus. Ad annunciarlo è la compagnia farmaceutica Merck, la quale ha fatto sapere che chiederà "il prima possibile" l'autorizzazione di emergenza negli Stati Uniti dopo i test "hanno mostrato che il farmaco riduce ricoveri e decessi del 50% quando somministrato a persone ad alto rischio nelle fasi iniziali dell'infezione". La prima pillola anti-Covid, pensata per bloccare il replicarsi del virus, dovrebbe essere assunta per cinque giorni quattro volte al giorno.
Secondo i vertici delle aziende Msd e Ridgeback Biotherapeutics l'antivirale sperimentale Molnupiravir potrebbe dare un aiuto importantissimo nella lotta al Covid in tutto il mondo e a dimostrarlo sembrano essere i risultati dei test svolti in questi mesi dagli esperti. É proprio grazie a questi risultati che alcuni ricercatori e scienziati hanno richiesto ufficialmente l'autorizzazione all'uso di emergenza (Eua) negli Usa e hanno anche espresso il desiderio di avere una risposta "nel più breve tempo possibile". Se approvato "Molnupiravir potrebbe essere il primo farmaco antivirale per il trattamento di Covid-19", affermano gli esperti.
Lo studio pubblicato proprio oggi pomeriggio, venerdì 1 ottobre 2021, è stato condotto su un campione di 775 persone adulte, ognuna delle quali presentava i sintomi del Covid medi o moderati. A queste i ricercatori hanno somministrato, per via orale, l'antivirale Molnupiravir entro cinque giorni dalla comparsa dei sintomi stessi. Il risultato? Una riduzione del 50% sia dei casi di ospedalizzazione, sia di quelli di morte, rispetto a chi invece aveva ricevuto un placebo.
Tra coloro che hanno assunto la prima possibile pillola in grado di combattere il Coronavirus, il 7,3% è stato ricoverato o è morto entro 30 giorni, percentuale comunque più bassa rispetto a coloro che hanno assunto il placebo: il 14,1%. "Una riduzione di ricoveri e decessi del 50% è un impatto clinico sostanziale", commenta a questo punto Dean Li, vicepresidente delle ricerche di Merck.
"La pandemia richiede urgentemente nuovi opzioni terapeutiche e trattamenti", dichiara invece Robert M. Davis, Chief Executive Officer e Presidente di Msd. "Il Covid-19 è ormai una delle principali cause di morte e continua ad avere un impatto significativo sui pazienti, le loro famiglie, la società in generale nonché i sistemi sanitari in tutto il mondo. Siamo fiduciosi che Molnupiravir possa rappresentare un'importante opzione terapeutica e una componente essenziale dello sforzo globale per combattere la pandemia".
Ma non è finita qui. La pillola, sulla base dei test resi noti dalla Merck e dal partner Ridgeback Biotherapeutics , sembre essere particolarmente efficace anche contro le principali varanti virali: la Gamma, la Delta e la Mu. Si tratta quindi di una possibile rivoluzione per quanto riguarda la lotta al Covid, soprattutto considerando che si tratta di una "terapia antivirale che può essere assunta a domicilio senza una ospedalizzazione del paziente", asserisce Wendy Holman, Chief Executive Officer di Ridgeback Biotherapeutics. "Siamo orgogliosi", conclude.
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