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Scuola dopo Pasqua, Galli contro Draghi: "I bambini porteranno il virus a casa"

Il virologo: "Come era atteso, abbiamo a che fare con questa nuova variante inglese"

29 Marzo 2021

Scuola dopo Pasqua, Galli

Fonte: lapresse.it

Il professor Massimo Galli, direttore della clinica di Malattie Infettive dell`ospedale Sacco di Milano, si oppone alla riapertura della Scuola dopo Pasqua. Dimenticandosi che l'Istruzione, come d'altronde il Lavoro e la Felicità, siano un diritto come la Salute (anzi il Lavoro è il diritto principale proclamato dalla nostra Costituzione), Galli continua a ribadire che le scuole devono rimanere chiuse. In questo senso, va contro lo stesso Premier Mario Draghi, che invece vorrebbe riaprire, anche se gradualmente, per dare un po' "di respiro" alle famiglie ed evitare che i bambini perdano un secondo intero anno scolastico. 

Scuola dopo Pasqua, Galli contro Draghi

"Come era atteso, abbiamo a che fare con questa nuova variante inglese, diventata ormai prevalente, che si diffonde molto bene anche tra bambini e adolescenti", ha detto Massimo Galli, polemizzando sul fatto che lui "lo aveva detto" a febbraio "che bisognava tenere tutto chiuso". Forse Galli aveva ragione, ma, sempre lui, un lavoro ce l'ha. Cosa che ormai possono dire in pochi in Italia.

"È pur vero che è stata vaccinata la gran parte degli insegnanti, aspetto che perlomeno riduce l'elemento di tensione sulla riapertura delle scuole per quanto riguarda la messa in sicurezza degli operatori. Però è evidente che bambini e giovani che contraggono il virus portano l'infezione a casa contagiando nonni e genitori che, se non ancora vaccinati, non sono in sicurezza e non lo saranno di certo dopo Pasqua", ha continuato Galli. Il professore ha parlato al convegno "Pandemia, sicurezza e diritti di cittadinanza", promosso dalla Fgu-Gilda Unams della Lombardia.

Inizio scuola, Galli dice no

Per l'infettivologo, dunque, quello di Draghi "è un discorso più demagogico che realistico rispetto ai bisogni". Quella al premier, che mi sentirei di fare, anche se "di non semplice realizzazione", è una proposta "di una riapertura graduale con test salivari, che sono poco invasivi e possono essere facilmente gestiti in ambiente scolastico da insegnanti già vaccinati". "Su questa base - continua il professorone - potremmo almeno avere una rapida identificazione dei focolai di infezione nelle singole scuole, sempre che questo sistema funzioni e sia provato".

Infine: "In questo modo potremmo limitare il rischio, ma temo che se facessimo i test e riaprissimo subito dopo Pasqua, continueremmo a dover richiudere perché troveremmo un sacco di focolai ancora aperti. Pur con le limitazioni imposte, temo che le feste pasquali finiranno per essere una causa di incremento di spostamenti delle persone e, come ormai sappiamo bene, il virus cammina sulle gambe della gente".

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