29 Marzo 2021
Fonte: Facebook profilo Matteo Salvini
Il Premier Mario Draghi e il leader della Lega Matteo Salvini sono al bivio. Il presidente del Consiglio incaricato ha detto che la scelta riguardo alle riaperture non dipende dai decreti legge ma dall'andamento della pandemia e dei contagi da Covid 19. Il capo del Carroccio, al contrario, rimane in pressing per fare riaprire tutto "dopo Pasqua". "Stiamo lavorando fianco a fianco" con il presidente del Consiglio Mario Draghi "per offrire agli italiani tre risultati", afferma il segretario della Lega, Matteo Salvini con un videomessaggio su Twitter.
"Le cure, i vaccini e le terapie domiciliari, se serve producendo vaccini anche in Italia - ha continuato il leader della Lega -. I rimborsi economici alle famiglie e alle imprese, veloci ed efficaci, recuperando i mesi persi in passato". Per quanto riguarda le misure restrittive, dice: "Dopo Pasqua, nelle città italiane, con la situazione sanitaria sotto controllo", si deve optare per "un piano di riaperture, di ritorno alla vita. Salute e lavoro possono, anzi devono camminare insieme".
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In un post su Facebook Salvini aveva precedentemente affermato: "È impensabile tenere chiusa l’Italia anche per tutto il mese di aprile. Nel nome del buonsenso che lo contraddistingue - e soprattutto dei dati medici e scientifici - chiediamo al presidente Draghi che dal 7 aprile, almeno nelle regioni e nelle città con situazione sanitaria sotto controllo, si riaprano (ovviamente in sicurezza) le attività chiuse, a partire da ristoranti, teatri, palestre, cinema, bar, oratori, negozi". Infine: "Qualunque proposta in Consiglio dei Ministri e in parlamento avrà l’ok della Lega solo se prevede un graduale e sicuro ritorno alla vita".
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