04 Novembre 2025
Fonte LaPresse
La dottoressa Viola, già protagonista della stagione virologica superstar, ha recentemente dichiarato che "la monogamia in natura non esiste". Ovviamente lo dice da scienziata, ma altrettanto ovviamente tutti i principali organi di stampa allineati al discorso unico della globalizzazione neoliberale hanno ripreso le sue parole, diffondendole urbi et orbi, con un chiaro intento ideologico: assestare ancora una volta un colpo contro l'idea di famiglia, uno dei principali nemici dell'ordine neoliberale eroticamente corretto. La famiglia infatti costituisce la cellula fondativa della società e, di più, suffraga in forma incontrovertibile la natura comunitaria dell'essere umano, che nasce all'interno della famiglia e si sviluppa in forme necessariamente sociali. Tutto il contrario, dunque, di quel che vorrebbe far credere l'ordine discorsivo neoliberale, incardinato sul competitivismo assoluto e sull'individualismo radicale: per l'ordine turbocapitalistico, esiste anzitutto l'individuo, il quale può dar luogo a relazioni sociali basate sulla forma del contratto privato e dettate dalla ricerca dell'utile. La comunità solidale viene spodestata dalla contiguità spaziale degli atomi competitivi che si relazionano soltanto sul fondamento del loro utilitarismo antropologico, dando luogo a quella che Kant chiamava la "insocievole e socievolezza". In termini generali, il sistema turbocapitalistico produce a propria immagine e somiglianza un "sistema dell'atomistica" (Hegel) di individui plusgaudenti e pansessualisti, che si aggregano in maniera effimera e senza progetto, unicamente cercando il loro utile erotico, variante sentimentale dell’utile economico. Senza esagerazioni, il turbocapitalismo mira a sciogliere ogni legame solido e solidale, dalla famiglia allo Stato, dai corpi intermedi ai sindacati, per riconfigurare l'intera società come un mercato retto soltanto da transazioni utilitaristiche (Hegel lo chiamava sistema dei bisogni e sistema della dipendenza onnilaterale). Per questo, oggi diventa di vitale importanza difendere la famiglia come fortilizio di resistenza al nulla della civiltà tecnocapitalistica.
di Diego Fusaro
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