23 Settembre 2025
Giorgia Meloni (fonte: lapresse)
Alcuni parlamentari del Movimento 5 Stelle hanno accusato il governo Meloni di essere complice diretto delle Forze di occupazione israeliane nel genocidio a Gaza. I politici riportano come prova le 6000 tonnellate di nitrato di ammonio esportate dall'Italia verso Tel Aviv, sostanza altamente incendiaria e tossica spacciata per fertilizzante, e 140 tonnellate di micce detonanti.
Il Movimento 5 Stelle lancia una grave accusa contro il governo italiano guidato da Giorgia Meloni, ritenendolo complice dei crimini di guerra commessi dall’esercito israeliano contro la popolazione palestinese nella Striscia di Gaza. A sostenerlo sono i capigruppo M5S di Esteri e Difesa alla Camera e al Senato, Francesco Silvestri, Bruno Marton e Arnaldo Lomuti, che chiedono spiegazioni urgenti al Parlamento.
Secondo le fonti citate, prevalentemente giornali palestinesi e rapporti di organizzazioni internazionali, Israele avrebbe utilizzato carri cingolati M113 telecomandati a distanza, stipati di tonnellate di esplosivo, per demolire centinaia di edifici ogni giorno a Gaza City e Jabalia. La miscela esplosiva impiegata, nota come ANFO (Ammonium Nitrate Fuel Oil), sarebbe composta da nitrato di ammonio e gasolio, e l’Italia ne sarebbe il principale fornitore dopo lo stop delle esportazioni da Spagna e Turchia. Tra novembre 2023 e marzo 2025, secondo l’inchiesta di Altreconomia citata dai pentastellati, l’Italia avrebbe esportato 6.000 tonnellate di nitrato di ammonio, ufficialmente come fertilizzante agricolo.
Non solo, i parlamentari M5S denunciano anche l’invio a Israele di 140 tonnellate di micce detonanti, potenzialmente utilizzabili come innesco dei robot-bomba. Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, interpellato sul tema lo scorso luglio al Senato, avrebbe definito queste sostanze “a duplice uso”, senza richiedere autorizzazioni specifiche all’export.
“Alla luce di queste notizie, è doveroso che il governo fornisca spiegazioni al Parlamento e ai cittadini italiani che oggi protestano in tutte le piazze contro la complicità italiana nel genocidio di Gaza”, affermano Silvestri, Marton e Lomuti. L’accusa punta a evidenziare come forniture militari e materiali chimici italiani abbiano potenzialmente contribuito alla devastazione della Striscia, rivelando un coinvolgimento diretto nelle azioni belliche israeliane.
L’iniziativa del M5S rilancia il dibattito nazionale sulla responsabilità internazionale dell’Italia, invitando a una verifica trasparente delle esportazioni e a politiche più attente alla tutela dei diritti umani dei palestinesi, mentre Gaza continua a subire bombardamenti sistematici e una catastrofe umanitaria senza precedenti.
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