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“Vertice del disgelo” Meloni-Macron, i 2 ancora con von der Leyen e contro Putin: “Ue più sovrana e sostegno incrollabile all’Ucraina”, silenzio su Gaza

Il prossimo vertice bilaterale si terrà in Francia all’inizio del 2026, con l’obiettivo dichiarato di aggiornare il programma di lavoro previsto dal Trattato del Quirinale

04 Giugno 2025

Meloni-Macron

Meloni-Macron Fonte: LaPresse

Giorgia Meloni ed Emmanuel Macron, nel bilaterale a Palazzo Chigi, “siglano una ritrovata intesa” nel "vertice del disgelo" che punta su sovranità strategica, competitività e difesa comune. Forte il sostegno alla leadership di Ursula von der Leyen e netta, ancora una volta, la presa di posizione contro la Russia: “Ue più sovrana e sostegno incrollabile all’Ucraina”. Su Gaza ancora silenzio da parte dei 2.

Meloni e Macron si schierano ancora con von der Leyen e contro Putin: “Ue più sovrana e sostegno incrollabile all’Ucraina”, silenzio su Gaza

Il comunicato diffuso dopo l’incontro parla chiaro: “L'Italia e la Francia, fedeli al loro ruolo di Nazioni fondatrici della costruzione europea, intendono rafforzare il loro impegno comune per un'Europa più sovrana, più forte e più prospera, soprattutto orientata alla pace e capace di difendere i propri interessi e di proteggere i propri cittadini”.

Meloni e Macron si ritrovano, dopo mesi di tensioni più o meno latenti, su una piattaforma condivisa: energia, industria, migrazione, difesa. “L’incontro ha evidenziato forti convergenze sull'agenda europea per la competitività e la prosperità, da attuare in modo ambizioso e accelerato – si legge ancora – sulla semplificazione normativa, sugli investimenti pubblici e privati, sull'energia e sulla piena applicazione del principio di neutralità tecnologica”. Particolare attenzione ai settori industriali chiave come l’automotive, la siderurgia, l’intelligenza artificiale e il nucleare, tutti nodi cruciali nel disegno di un’Unione che vuole tenere testa alle potenze globali.

Il fronte estero resta però il punto più sensibile. A oltre 3 anni dall’invasione russa, i 2 si schierano nuovamente contro Putin e la Russia: “Il sostegno incrollabile e senza esitazioni di Francia e Italia all'Ucraina è ancora più necessario per raggiungere una soluzione equa e duratura, presupponendo al contempo un ambizioso cambiamento di scala nella difesa europea”.

Il comunicato tocca anche le aree più instabili del Mediterraneo e del Vicino Oriente, citando la Libia e la crisi in Medio Oriente, senza parlare di Gaza, ma anche la necessità di un coordinamento più stretto nelle relazioni transatlantiche. Con un occhio vigile anche al quadro commerciale e alla linea da tenere con gli Stati Uniti, tema su cui Macron e Meloni avrebbero scambiato vedute franche.

La giornata romana ha avuto un’importante valenza politica, anche interna. La premier Meloni avrebbe chiesto a Macron “pari dignità” nei rapporti bilaterali, segnale che l’Italia non intende più giocare un ruolo secondario nel dibattito europeo. Il presidente francese, dal canto suo, ha lasciato Roma senza rilasciare dichiarazioni alla stampa e senza recarsi al Quirinale, ma non senza segnali distensivi.

Secondo quanto riferito dall’Eliseo, “l’Italia è un partner importante con un ruolo cruciale da svolgere nel processo decisionale europeo”. Un riconoscimento che pesa, soprattutto se visto alla luce del prossimo Consiglio europeo e della revisione del quadro finanziario pluriennale dell’Ue, altro nodo che Roma e Parigi intendono affrontare insieme.

Il percorso, seppur ricco di ostacoli, è tracciato. Il prossimo vertice bilaterale si terrà in Francia all’inizio del 2026, con l’obiettivo dichiarato di aggiornare il programma di lavoro previsto dal Trattato del Quirinale, entrato in vigore nel 2023. Giovani, innovazione e sicurezza restano le parole chiave.

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