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Meloni posta la mail choc del giudice Patarnello contro di lei: "Più pericolosa di Berlusconi perché non si muove per interessi personali, dobbiamo porre rimedio"

Speranzon di Fratelli d'Italia: "Sconvolgenti i passaggi in cui si prende atto dell'onestà della nostra presidente che, anziché essere considerato elemento di merito, viene considerato un problema. Necessario fare luce su quanto pubblicato e per questo presenterò al ministro Nordio un'interrogazione"

20 Ottobre 2024

Meloni posta la mail choc del giudice Patarnello contro di lei: "Più pericolosa di Berlusconi perché non si muove per interessi personali, dobbiamo porre rimedio"

Giorgia Meloni (fonte X)

Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha pubblicato su X un passaggio della mail che il sostituto procuratore della Cassazione Marco Patarnello ha inviato all'Anm contro di lei, dopo lo stop del tribunale di Roma al trattenimento del migranti in Albania. Nel testo si legge: "Meloni oggi è un pericolo più forte di Berlusconi. Dobbiamo porre rimedio".

Meloni posta la mail del giudice Patarnello contro di lei: "Più pericolosa di Berlusconi"

"Meloni non ha inchieste giudiziarie a suo carico e quindi non si muove per interessi personali ma per visioni politiche e questo la rende molto più forte, e anche molto più pericolosa la sua azione (...)´. Così un esponente di Magistratura democratica". Inizia così il post pubblicato dalla premier Giorgia Meloni su X, riportando alcuni passaggi della lettera inviata dal giudice Patarnello ad altri esponenti dell'Anm, l'associazione nazionale magistrati, e resa nota da Il Tempo. Il testo è stato inviato alle ore 18.32 del 19 ottobre 2024.

Il testo della mail del giudice Patarnello contro Meloni 

Indubbiamente l'attacco alla giurisdizione non è mai stato così forte, forse neppure ai tempi di Berlusconi. In ogni caso oggi è un attacco molto più pericoloso e insidioso per molte ragioni.

Innanzitutto perché Meloni non ha inchieste giudiziarie a suo carico e quindi non si muove per interessi personali ma per visioni politiche e questo la rende molto più forte. E rende anche molto più pericolosa la sua azione, avendo come obiettivo la riscrittura dell'intera giurisdizione e non semplicemente un salvacondotto.

In secondo luogo perché la magistratura è molto più divisa e debole rispetto ad allora. E isolata nella società. A questo dobbiamo assolutamente porre rimedio. Possiamo e dobbiamo farlo. Quanto meno dobbiamo provarci. Sull'isolamento sociale non abbiamo il controllo ma sul tema della compattezza interna possiamo averlo. Non è accettabile chinare le spalle ora o che qualcuno si ritagli uno spazio politico si danni dell'intera magistratura.

In terzo luogo la compattezza e omogeneità di questa maggioranza è molto maggiore che nel passato e la forza politica che può esprimere è enorme e può davvero mettere in discussione un assetto costituzionale ribaltando principi cardine che consideravamo intangibili. Come corollario di questa condizione politica, anche l'accesso ad un informazione decente è ancora più difficile dell'era di Berlusconi.

Quindi il pericolo per una magistratura ed una giurisdizione davvero indipendente è altissimo. Dobbiamo essere uniti e parlare con chiarezza. Non dobbiamo fare opposizione politica ma dobbiamo difendere la giurisdizione e il diritto dei cittadini ad un giudice indipendente. Senza timidezze.

Le reazioni dei politici

Diverse le reazioni alla rivelazione della mail da parte del mondo della politica. "Quanto pubblicato da Il Tempo oggi è preoccupante. La mail con cui il sostituto procuratore della Cassazione Marco Patarnello conferma la presenza di una magistratura politicizzata preoccupata di contrastare l'azione di Giorgia Meloni e del suo governo", dichiara il senatore di Fratelli d'Italia, Raffaele Speranzon, vicepresidente vicario del gruppo, secondo cui sono "sconvolgenti i passaggi in cui si prende atto della rettitudine e dell'onestà della nostra presidente che, anziché essere considerato elemento di merito, viene considerato un problema".
"Ritengo - aggiunge - che sia necessario fare luce su quanto pubblicato e per questo presenterò al ministro Nordio un'interrogazione, affinché sia fatta chiarezza ma anche a tutela della stragrande maggioranza dei magistrati che svolgono il loro lavoro".

"Alcuni scambi di mail tra magistrati pubblicati oggi sulla stampa non possono che destare fondata preoccupazione sulla dovuta terzietà del potere giudiziario. A poche ore dall'ordinanza del Tribunale di Roma con cui si è preteso di stabilire quali siano i Paesi sicuri di provenienza degli immigrati - competenza che è e resta propria del legislatore - la mail del sostituto procuratore della Cassazione Marco Patarnello, pubblicata oggi dal Tempo, ci conferma la propensione di una parte della magistratura ad invadere il campo della politica", ha scritto il capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera dei deputati, Tommaso Foti.

Mentre il capogruppo azzurro in Senato, Maurizio Gasparri, afferma che "questo documento rappresenta un atto eversivo, sul quale il potere ispettivo del governo deve subito intervenire. Mi rivolgo pubblicamente al Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura, il Presidente della Repubblica Mattarella, per sapere se si può tollerare una condotta di questo tipo da parte di un esponente della Corte di Cassazione".

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