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Maria Rosaria Boccia denunciata dall’ex ministro Sangiuliano per estorsione e violazione della privacy, esposto in Procura di Roma

L'ex ministro accusa l'imprenditrice di indebite pressioni dopo le rivelazioni che lo hanno portato alle dimissioni. Intanto proseguono le indagini in parallelo della Procura romana e della Corte dei Conti anche su possibili irregolarità nell'uso di fondi pubblici per viaggi istituzionali da parte di Sangiuliano

19 Settembre 2024

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Fonte: Imagoeconomica

Maria Rosaria Boccia è stata denunciata dall’ex ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano per estorsione e violazione della privacy. L’esposto per "indebite pressioni" fino a costringerlo alle dimissioni, precedentemente annunciato dall’ex titolare del dicastero e dal suo legale Silverio Sica, è stato trasmesso alla Procura di Roma. Una mossa che arriva in risposta alle rivelazioni della imprenditrice 41enne mancata consigliera del Mic, che hanno poi portato concretamente alle dimissioni del ministro. Secondo Sica, fin dal primo post su Instagram del 26 agosto in cui Boccia rendeva nota la sua nomina a consigliera per i grandi eventi del Ministero (in vista anche del G7 della Cultura in programma per questo fine settimana), la donna avrebbe agito in modo illecito contro Sangiuliano, che quella nomina aveva appena revocato non controfirmandola, come poi emerso in seguito: "Nell'atto che metteremo a disposizione dei pm forniremo una ricostruzione cronologica e dettagliata di questa vicenda che è e resta privatissima", ha dichiarato l’avvocato. La denuncia contiene anche una ricostruzione di precedenti tentativi di Boccia di accreditarsi presso altri ministeri ( tanto si è parlato, ad esempio, dei suoi contatti con il titolare dell'Agricoltura, Francesco Lollobrigida) e dei presunti titoli contenuti nel suo curriculum vitae. Intanto, mentre a Napoli sta per iniziare il G7 Cultura, Maria Rosaria Boccia posta delle storia Instagram da Roma: l’imprenditrice si riprende mentre passeggia davanti palazzo Montecitorio: sede della Camera dei deputati e dalla quale la stessa Boccia è stata bandita dal Comitato per la sicurezza dopo il caso dei video realizzati al suo interno con gli occhiali-telecamera, poi pubblicati sui social. L’imprenditrice di Pompei oggi ha anche postato foto con un caffè in Piazza del Parlamento e mentre si trova in un negozio di smartphone in via del Corso. Tappa, quest’ultima, che sembra riferirsi indirettamente alle fotografie apparse su Dagospia che ritraggono l’ex ministro Sangiuliano in un negozio di telefonia mentre acquista una nuovo cellulare.

Le indagini in parallelo tra la Procura di Roma e la Corte dei conti

Sangiuliano, oltre a dimettersi, è finito anch'egli sul registro degli indagati della Procura di Roma, che ha trasmesso per competenza gli atti al Tribunale dei ministri (come previsto per i reati commessi da membri del Governo), con le accuse di peculato e rivelazione di segreto, proprio in relazione al coinvolgimento di Boccia nelle attività istituzionali del dicastero di via del Collegio Romano, senza che lei ne avesse alcun titolo e sulla base della presunta relazione (smentita dall’imprenditrice) tra la 41enne e il ministro. L’inchiesta è nata in seguito all’esposto presentato dal deputato Angelo Bonelli e i magistrati romani stanno esaminando proprio il rapporto tra Sangiuliano e Boccia: l’imprenditrice ha affermato esplicitamente di aver partecipato a viaggi e incontri istituzionali con l'ex ministro. Tali spostamenti non sarebbero stati ufficialmente autorizzati e potrebbero implicare un uso improprio di fondi pubblici. Secondo le accuse, queste trasferte non sarebbero connesse alle funzioni ministeriali dell'ex ministro. Sangiuliano ha sempre negato l'utilizzo di tali fondi per queste spese, affermando che nessun euro dei contribuenti è stato speso in favore dell’imprenditrice. I magistrati dovranno accertare se le spese per i viaggi siano state coperte dal ministero o da enti finanziati dallo stesso. In parallelo, la Corte dei conti sta conducendo un'inchiesta per verificare eventuali profili di danno erariale. Gli accertamenti riguarderanno anche le dichiarazioni di Boccia sui viaggi e sulle spese sostenute durante questi eventi. La Corte potrebbe delegare la Guardia di Finanza per raccogliere ulteriori prove. Ora si apre il terzo fronte che riguarda direttamente Boccia. Sangiuliano l’ha denunciata e adesso la procura dovrà stabilire se il ministro è stato in qualche modo ricattato dalla donna.

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