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Elezioni Friuli Venezia Giulia, la candidata “no green pass” Giorgia Tripoli al 5%: doppiato il Terzo polo

Boom di preferenze per l’avvocato che dà voce ai non vaccinati: “Fedriga, durante la pandemia, non ha pensato ai cittadini: gli faremo un’opposizione dura”

03 Aprile 2023

Elezioni Friuli Venezia Giulia, la candidata “no green pass” Giorgia Tripoli al 5%: doppiato il Terzo polo

La vera sorpresa delle elezioni in Friuli Venezia Giulia si chiama Giorgia Tripoli. Avvocato, 40 anni, nota per le battaglie contro i vaccini obbligatori, Tripoli, al momento, è al terzo posto col 5% dietro il centrodestra e Pd-M5s, doppiando il Terzo polo (2,4%). La legale si è presentata alle regionali con la lista Insieme liberi, che dà voce ai non vaccinati e si schiera contro il green pass. La lista rappresenta l’unione di forze come Italexit, Movimento 3V, Movimento Gilet Arancioni, Alister e Comitato Tutela Salute Pubblica Fvg. “Non siamo un’accozzaglia di movimenti, ma cittadini liberi contro la globalizzazione e il mondialismo che hanno ridotto la gente al precariato”, ha spiegato Tripoli.

La candidata di Insieme liberi: “Chi dice che siamo solo no vax non ha capito un cavolo”

“Stiamo andando molto bene”, è il primo commento della candidata di Insieme liberi. “Chi dice che noi siamo solo no vax non ha capito un cavolo. Noi siamo una forza antisistema, perché siamo contro il modo di fare della politica che si occupa degli interessi delle lobby e non quelli dei cittadini. Io ho sempre votato Lega, ma ne sono rimasta delusa. Massimiliano Fedriga, durante la pandemia, non ha pensato ai cittadini: gli faremo un’opposizione dura”.

Tripoli: “Come avvocato lavoro da tanti anni nell’ambito della difesa dei diritti”

“Alle elezioni politiche di settembre, nonostante le richieste dei cittadini, i vari movimenti in quel momento non erano riusciti ad allearsi sotto un unico cappello”, ha raccontato Tripoli in campagna elettorale. “Dopo le politiche è stato costituito un tavolo di lavoro che ha lavorato intensamente per mesi, per poter arrivare ad una sintesi dei propri credo, in cui tutti hanno rinunciato ai loro simboli ed a proporre un loro candidato. Al momento di fare un nome per il candidato alla Presidenza del Friuli Venezia Giulia, sembra che, in modo corale sia stato fatto il mio nome: quindi mi hanno contattata e spiegato il progetto. Come avvocato lavoro da tanti anni nell’ambito della difesa dei diritti, e questa proposta mi è sembrata un naturale proseguo rispetto a ciò a cui mi dedico, motivo per il quale ho accettato”. Pare proprio che l’unione abbia fatto la forza. E che abbia permesso alla lista di Tripoli di prendere il doppio dei voti della creatura politica di Matteo Renzi e Carlo Calenda.

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