07 Dicembre 2022
"I genitori dello stesso sesso e i loro figli dovrebbero essere riconosciuti come una famiglia in tutti gli Stati membri dell'Unione europea", questa è la proposta della Commissione Europea da Bruxelles. Uno dei principi al centro della proposta di regolamento, presentata oggi per armonizzare le norme di diritto internazionale privato sulla genitorialità, è la creazione di un certificato europeo di genitorialità. La proposta è incentrata sull'interesse e sui diritti del bambino.
Le nuove norme, afferma la Commissione europea, garantiranno "chiarezza giuridica a tutti i tipi di famiglie che si trovano in una situazione transfrontaliera all'interno dell'Ue" e consentiranno "ai minori in situazioni transfrontaliere di beneficiare dei diritti derivanti dalla genitorialità ai sensi del diritto nazionale, in questioni quali la successione, il mantenimento, l'affidamento o il diritto dei genitori di agire in qualità di rappresentanti legali del minore per questioni scolastiche o sanitarie".
La proposta di regolamento prevede che "i figli di genitori dello stesso sesso abbiano stessi diritti in tutta la Ue". Dato che nel diritto internazionale, nel diritto dell'Unione e negli ordinamenti degli Stati membri tutti i minori hanno gli stessi diritti senza discriminazioni, la proposta prevede "il riconoscimento della genitorialità di un minore indipendentemente dal modo in cui il minore è stato concepito o nato e indipendentemente dal tipo di famiglia del bambino". La proposta include quindi il riconoscimento della genitorialità di un bambino con genitori dello stesso sesso e anche il riconoscimento della genitorialità di un bambino adottato.
Bruxelles propone anche la creazione di un certificato europeo di genitorialità che può essere richiesto per "accertare la genitorialità in tutti gli Stati membri". Il modello unico, disponibile in tutte le lingue ufficiali dell'Ue, sarebbe facoltativo per le famiglie, ma le autorità pubbliche in tutta l'Unione sarebbero tenute a rilasciarlo e ad accettarlo. Non sostituirebbe però i documenti nazionali equivalenti come il certificato di nascita, che potrebbero ancora essere utilizzati.
La presidente della Commissione Europea, Ursula Von der Leyen si definisce "Orgogliosa delle nuove norme che presentiamo oggi sul riconoscimento della genitorialità nell'Ue". Aggiungendo di voler "aiutare tutte le famiglie e i bambini in situazioni transfrontaliere: perché se si è genitori in un Paese, lo si è in tutti i Paesi".
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