31 Ottobre 2022
fonte: imagoeconomica.it
Si è concluso il Cdm in programma oggi, lunedì 31 ottobre. I ministri hanno deciso di dire stop, a partire da domani, all'obbligo vaccinale contro il Covid-19 per tutti gli operatori sanitari. Scatta dunque la fine dell'obbligo vaccinale per medici, infermieri, veterinari, psicologici, lavoratori della Rsa e non solo.
Sarà anticipata dal 31 dicembre 2022 al 1° novembre 2022 la scadenza dell'obbligo vaccinale per chi esercita la professione sanitaria. Lo prevede la bozza del decreto all'esame del Consiglio dei ministri. "Al decreto-legge 1° aprile 2021, n. 44, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 maggio 2021, n. 76, sono apportate le seguenti modificazioni: a) all'articolo 4: 1) al comma 1, le parole: '31 dicembre 2022' sono sostituite dalle seguenti: '1° novembre 2022'; 2) al comma 5, alla fine del primo periodo, le parole: '31 dicembre 2022' sono sostituite dalle seguenti: '1° novembre 2022'; 3) al comma 6, le parole: '31 dicembre 2022' sono sostituite dalle seguenti: '1° novembre 2022'; b) all'articolo 4-bis, comma 1, le parole: '31 dicembre 2022' sono sostituite dalle parole: '1° novembre 2022'; c) all'articolo 4-ter, comma 1, le parole: '31 dicembre 2022' sono sostituite dalle seguenti: '1° novembre 2022'", si legge nella bozza del dl.
Reclusione da 3 a 6 anni, multe da 1.000 a 10.000 euro e si procede d'ufficio "se il fatto è commesso da più di 50 persone allo scopo di organizzare un raduno dal quale possa derivare un pericolo per l'ordine pubblico o la pubblica incolumità o la salute pubblica". È quanto si trova nel decreto legge passato oggi in Consiglio dei ministri - composto di nove articoli e che riguarda anche norme in materia di giustizia e di Covid - nella parte che riguarda il contrasto ai rave party. In caso di condanna, "è sempre ordinata la confisca delle cose che servirono o furono destinate a commettere il reato e di quelle utilizzate per realizzare le finalità dell'occupazione". All'ordine del giorno del Cdm c'è anche il provvedimento anti-mafia sulla stretta dei benefici penitenziari per chi non collabora. Oltre alla conferma del carcere ostativo c'è il rinvio dell'entrata in vigore della riforma penale dell'ex ministro Cartabia. Approvato il decreto legge con misure urgenti in materia di divieto di concessione dei benefìci penitenziari nei confronti dei detenuti o internati che non collaborano con la giustizia, nonché in materia di entrata in vigore del decreto legislativo con la riforma del processo penale. Bruno Frattasi è stato nominato prefetto di Roma.
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