31 Ottobre 2022
Il governo Meloni intende rivedere le misure del reddito di cittadinanza, in merito al contrasto della povertà in vigore da aprile 2019, limitando il numero dei beneficiari effettivi, a chi realmente necessita aiuto. Si stimano 660mila persone a rischio di perdere tale beneficio.
Durante il suo discorso in Parlamento, la neopremier Giorgia Meloni ha ribadito quanto sostenuto precedentemente in campagna elettorale, in merito al RDC. Ha infatti affermato ripetutamente che “questa misura per come è stata pensata ha rappresentato una sconfitta per chi era in grado di fare la sua parte per l’Italia”. Motivo per il quale verrà limitata ai cittadini strettamente meritevoli e necessari.
La premier ha precisato di voler “mantenere e, laddove possibile, aumentare il doveroso sostegno economico per i soggetti effettivamente fragili non in condizioni di lavorare”, ma “per gli altri la soluzione non può essere il Reddito di cittadinanza, ma il lavoro”.
Ci si chiede dunque, chi siano davvero i beneficiari del reddito di cittadinanza che rischiano di perdere il sussidio secondo il nuovo governo. Secondo i dati dell’Agenzia nazionale politiche attive del lavoro (ANPAL), i beneficiari del reddito di cittadinanza indirizzati ai servizi per il lavoro sono 919mila. Da questa cifra però vanno tolti i 173mila che risultano già occupati e gli 86mila esonerati, esclusi o rinviati ai servizi sociali.
Rimane quindi il 71,8%, ossia coloro che sono tenuti alla sottoscrizione del patto per il lavoro, che molto probabilmente sono quelli su cui ricadrà la reale perdita del beneficio.
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