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Elezioni, il democratico Calenda se la prende con gli elettori: “Votano chi urla di più”

Il leader di Azione: “Questa dinamica che porta a votare chi urla di più, come fosse il televoto, è quella che ha fatto declinare l’Italia”

26 Settembre 2022

Elezioni, il democratico Calenda se la prende con gli elettori: “Votano chi urla di più”

Tutta colpa vostra. “Gli italiani hanno scelto la destra sovranista, noi la consideriamo una scelta molto pericolosa per il Paese e molto incerta”, ha detto il democratico Carlo Calenda commentando i risultati elettorali e prendendosela con gli elettori che “apprezzano Mario Draghi ma poi votano chi urla di più”. Il fatto che Draghi sia apprezzato non è dimostrato, dato che non si è mai pesato alle urne. Quel che è certo che è il Terzo polo si è attestato attorno al 7%. Lontano da quella doppia cifra che auspicava il leader di Azione. Chi invece ha capito che aria tirava è stato Matteo Renzi, che all’inizio dello spoglio è volato in Giappone per partecipare ai funerali di Shinzo Abe e ha lasciato Calenda da solo a tifare per la loro neonata e neobocciata creatura.

Elezioni, il democratico Calenda se la prende con gli elettori: “Votano chi urla di più”

“Ringraziamo gli oltre due milioni di italiani che ci hanno votato, faremo un’opposizione molto netta ma molto costruttiva, come sempre abbiamo fatto”, ha detto il leader di Azione. “Come previsto dall’accordo elettorale si formeranno gruppi unici, e parte un processo per far nascere un partito. In meno di due mesi abbiamo costruito una casa per quegli italiani liberali e riformisti che non vogliono vivere di sussidi ma vogliono restare ancorati ai grandi Paesi europei. Siamo quelli che hanno promesso di meno, siamo sempre partiti dal dato di realtà, parlando un linguaggio di verità al Paese. Nei prossimi mesi la divisione in tre poli sarà ancora più netta: il Partito democratico ritornerà tra le braccia di Fratoianni e Bonelli e dei 5 Stelle, ancora più indebolito, poi ci sarà la destra al governo, e poi ci sarà quello che dovremo costruire noi, il polo del buon governo e della serietà. Partiamo da basi solide, ma nelle prossime settimane avvieremo subito un cantiere affinché questo processo sia ancora più ampio e inclusivo, deve diventare in un tempo breve un grande partito liberale, popolare e riformista”.

Elezioni, il democratico Calenda se la prende con gli elettori: “Votano chi urla di più”

Però ricordatevi che la colpa è solo vostra. “Noi abbiamo offerto l’alternativa al populismo, gli italiani hanno scelto di andare avanti sulla strada del populismo”, ha aggiunto l’ex ministro. “Il 70% degli italiani ha votato partiti che non hanno mai votato la fiducia a Draghi o l’hanno sfiduciato, partiti che hanno promesso sussidi, bonus e redditi di tutti i tipi e hanno preso posizione contro le infrastrutture, dal rigassificatore di Piombino alle trivelle. C’è un paradosso, perché il 50% degli italiani dichiara di apprezzare l’operato di Draghi. Dobbiamo riflettere sul fatto che apprezziamo Draghi e Mattarella ma poi due terzi degli italiani votano politici che rappresentano il modo opposto di fare politica. Questa dinamica che porta a votare chi urla di più, come fosse il televoto, è quella che ha fatto declinare l’Italia. È un rischio mortale con la recessione e la guerra”.

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