12 Settembre 2022
fonte: imagoeconomica.it
Giorgia Meloni ed Enrico Letta faccia a faccia in vista delle elezioni del prossimo 25 settembre. I due leader discutono sui temi caldi di questi giorni, primo tra tutti il caro energia. Il leader del Pd propone un "immediato intervento per bloccare le bollette" che arrivano nelle case degli italiani, oltre a un "tetto al prezzo del gas nazionale ed europeo". La numero uno di Fratelli d'Italia replica: "No allo scostamento di bilancio; questa sarebbe l'ultima ratio". Meloni e Letta parlano poi anche dell'Ucraina e della posizione dell'Italia nell'Unione Europea.
Sono diversi i temi sul tavolo nel confronto tra Letta e Meloni; il caro energia non è l'unico. Il confronto avviene in diretta sui canali de Il Corriere della Sera. "Noi pensiamo che il primo intervento debba essere per bloccare le bollette che devono arrivare ma accanto a questo c'è bisogno di due interventi sulle bollette che sono già arrivate: il raddoppio del credito d'imposta per le imprese e poi l'introduzione di bollette luce sociale per la famiglie con Isee più basso". Lo afferma il segretario dem.
"Tutto questo ha senso però - continua Enrico Letta - se c'è un tetto al prezzo del gas nazionale ed europeo". "Sono contento di sentire - aggiunge rivolto a Giorgia Meloni - che siamo su una lunghezza d'onda simile, che occorre disaccoppiare" il prezzo del gas e quello dell'energia.
"Il tema del disaccoppiamento del costo del gas dal quello dell'energia si può affrontare a livello nazionale se vediamo che l'Europa non arriva in tempo" ribadisce Meloni al Corriere della Sera. "Non credo che in questo momento serva uno scostamento di bilancio, deve essere una extrema ratio. Farlo, invece, senza price cap e disaccoppiamento, significherebbe regalare miliardi alla speculazione", afferma.
Sul Pnrr invece, Letta afferma: "Rinegoziarlo è da inaffidabili". "Se diciamo agi europei che vogliamo rinegoziarlo, il messaggio è che non ci interessano quei soldi e il messaggio è in linea con quanto scrisse Meloni ai tempi dell'accordo in Ue: Meloni scrisse che era meglio rivolgersi al Fondo Monetario Internazionale piuttosto che all'Europa. Sarebbe stato un disastro epocale affidarci al Fmi invece che all'Europa".
"Penso che i soldi del Pnrr siano un'occasione e vadano spesi nel migliore dei modi ma non possiamo non considerare, come previsto, che si possa aggiornare", risponde Giorgia Meloni. "Il governo socialista portoghese ha portato a Gentiloni la sua proposta di aggiornamento e il commento è stato 'molto interessante'. Se lo chiede il Portogallo va bene, e se lo chiediamo noi non va bene?".
Sull'Ucraina il leader del Pd non ha dubbi: "Continuiamo con il sostegno e le sanzioni devono restare, sono l'unico modo per fermare i russi". Della stessa idea Giorgia Meloni: "Le sanzioni sono efficaci economicamente. Noi chiediamo un fondo di compensazione per le nazioni più esposte" dal conflitto in Ucraina.
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