12 Luglio 2022
Fonte: Imagoeconomica
Il ministro del Lavoro Orlando, durante la conferenza di oggi, ha sottolineato l'importanza dell'introduzione del salario minimo purché sia in sintonia con il valore positivo della contrattazione collettiva. L'interesse del Governo Draghi sarà quello di far sì che il salario minimo sia garantito per tutti coloro che risultino privi di contratto.
Durante la conferenza stampa di oggi, il ministro del Lavoro Andrea Orlando ha voluto ribadire la necessità di introdurre un salario minimo in Italia, a tutela di tutti coloro che sono privi di contratto, ovvero "2,5 - 3 milioni di persone".
Nell'intenzione di Orlando c'è infatti di lavorare ad "un meccanismo che tenga insieme il valore positivo della contrattazione collettiva e l'esigenza di un salario minimo". Verranno infatti presi in considerazione "la possibilità di usare come riferimento contratti più diffusi o firmati delle organizzazioni maggiormente rappresentative".
Così facendo, si avrebbe modo di "legare il minimo salariale per comparto alla migliore e più diffusa contrattazione".
Va detto però che la proposta non si limiterebbe alla sola equiparazione con i CCNL. Si prevede anche di estenderli alle categorie tutt'ora non coperte, così da ridurre il più possibile l'utilizzo di contratti "pirata", e di dare un colpo decisivo nella lotta contro il precariato.
Oltre al salario minimo, il Governo cercherà di ridurre le imposte e il cuneo fiscale sia ai lavoratori, garantendo un netto stipendiale più congruo, sia alle imprese, riducendo loro parte degli oneri fiscali. Così da incentivare da una parte le assunzioni e l’utilizzo di contratti a tempo determinato, e dall’altra i consumi.
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