14 Dicembre 2021
Fonte: lapresse.it
Il presidente della Camera Roberto Fico mantiene il tradizionale riserbo istituzionale sulla data in cui verranno indette le elezioni per il prossimo presidente della Repubblica. In occasione della cerimonia di auguri con la Stampa parlamentare, Fico ha infatti risposto alla curiosità dei giornalisti ribadendo che la data verrà annunciata "nella lettera per la convocazione del Parlamento in seduta comune, che sarà inviata il 4 gennaio". Appare probabile tuttavia che l'elezione del capo dello Stato avvenga in una finestra compresa tra la fine di gennaio e l'inizio di febbraio.
"Non entro nel dibattito sui nomi - ha poi aggiunto il presidente della Camera - "mi preme dire anche se non tutti sono d'accordo, che io svincolerei la questione elezioni da quella del presidente della Repubblica". Al momento il toto nomi sul prossimo capo dello Stato rimane ancorato alla figura di Silvio Berlusconi, unico candidato di bandiera ufficialmente portato avanti dai partiti del centrodestra.
L'auspicio per Fico tuttavia è di non condannare il paese a elezioni anticipare, consentendo all'attuale legislatura di proseguire fino alla propria scadenza naturale: "A prescindere da tutto, la legislatura credo che debba proseguire fino al 2023, in questo momento di emergenza l'Italia non credo si possa permettere la campagna elettorale". Un commento, quello del presidente della Camera, che potrebbe essere letto come la speranza che Mario Draghi rimanga al suo posto come capo del governo, e non venga dunque eletto presidente della Repubblica.
Il presidente Fico ha poi commentato l'iter della manovra finanziaria, muovendo alcune critiche all'attuale sistema di bicameralismo perfetto e alle conseguenze di quest'ultimo sull'efficienza dei lavori parlamentari: "La legge di Bilancio arriverà in un tempo in cui la Camera non potrà fare probabilmente emendamenti per farla tornare al Senato. È capitato altre volte, all'inverso. È un problema strutturale, credo nel bicameralismo, ma il problema non va affrontato solo da Camera e Senato ma nel suo insieme, col governo. Dopo questa legge di Bilancio bisogna fare un punto su come riuscire a dare una attuazione vera al bicameralismo, che oggi ha delle difficoltà".
Per quanto riguarda invece il dibattito alla Camera in merito al ddl sul suicidio assistito Fico ha dichiarato: "Ho sempre detto che sul fine il Parlamento è in colpevole ritardo, specie dopo la sentenza della Consulta. Spero si arrivi alla approvazione di una legge che sia condivisa dal Parlamento. Non si può più aspettare per una legge di civiltà. Il Parlamento deve assolutamente fare una legge. È un bene che la legge sul fine vita sia già andata in discussione generale". L'esponente pentastellato si è infine detto favorevole "alla proroga dello stato di emergenza".
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