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Decreto Capienze, al Senato Renzi affossa il governo due volte: esulta l'asse IV-Centrodestra

Nelle votazioni sul Decreto Capienze Italia Viva e centrodestra hanno approvato due emendamenti sui quali il governo aveva espresso parere contrario

19 Novembre 2021

Decreto Capienze, al Senato Renzi affossa il governo due volte: nasce l'asse IV-Centrodestra

fonte: Twitter @corriere

Matteo Renzi mette alla prova la tenuta del governo sul Decreto Capienze, approvato nella giornata di ieri dal Senato. Grazie anche ai voti di Italia Viva infatti, l'esecutivo è andato in minoranza nel corso dell'approvazione di due emendamenti sui quali quest'ultimo aveva già dato in precedenza parere contrario. A emergere vincitore in questo frangente è stato l'ormai non più inedito asse tra il centrodestra e il partito dell'ex premier, che con questa mossa strategica hanno indotto gli altri partiti di governo a chiedere esplicitamente se esista ancora una maggioranza in Parlamento.

Decreto Capienze, governo sotto due volte

La prima votazione nella quale il governo è andato sotto è stata quella inerente l'aumento della capienza dei bus turistici al 100%. Emendamento sul quale si sarebbero trovati inizialmente concordi anche Pd, LeU e M5S, in seguito però allineatisi alle richieste del governo che aveva espresso invece la propria contrarietà. Non sono stati dello stesso parere Italia Viva i i partiti di Centrodestra, che con 111 voti favorevoli e 97 contrari hanno approvato l'emendamento scatenando la bagarre in Aula.

La seconda spallata all'esecutivo è giunta invece su un successivo emendamento presentato proprio da Italia Viva, in cui si chiedeva l'allungamento a 68 anni dei limiti anagrafici per l'iscrizione all'elenco nazionale dei direttori generali in materia di personale sanitario in Asl, Ospedali ed altri enti del Ssn. Si tratta di una deroga già presente, ma valida soltanto per il periodo dell'emergenza sanitaria. In precedenza il governo si era detto contrario a estenderla in maniera definitiva, ma l'Aula non è stata dello stesso parere e con 116 voti favorevoli, 91 contrari e 11 astenuti ha approvato anche questo emendamento.

Dito puntato contro Renzi e Italia Viva

I due scossoni subiti dall'esecutivo hanno ovviamente scatenato il fuoco di fila della maggioranza, che ha subito puntato il dito su quello che ormai è diventato il nemico numero uno del Centrosinistra: Matteo Renzi. La capogruppo del PD al Senato Simona Malpezzi ha infatti dichiarato in Aula: "È arrivato il momento che centrodestra e Iv chiariscano se hanno ancora fiducia nel governo Draghi, altrimenti non si spiega perché in aula al Senato abbiano votato alcuni emendamenti con FdI nonostante il parere contrario dell'esecutivo. Sono convinta che serva davvero un metodo di lavoro condiviso in vista dell'iter parlamentare della legge di bilancio. Il Pd è al governo con serietà e responsabilità. Mi domando se anche Lega, FI e Iv si stiamo comportando nello stesso modo".

Di parere analogo anche la capogruppo del M5S Maria Domenica Castellone: "Il centrodestra e Iv, che con questo ennesimo atto proseguono nella manovra di avvicinamento reciproco, hanno deciso di votare contro l'esecutivo e i loro stessi ministri. Se vogliono chiudere con l'esperienza del governo Draghi e aprire una crisi se ne assumano la responsabilità e lo dicano", mentre secondo Loredana De Petris di LeU non è più accettabile che solo una parte della maggioranza si faccia carico di sostenere il governo: "Si pone un problema politico. Quando si vede una parte della maggioranza festeggiare con l'opposizione perché il governo è andato sotto, diventa necessario fare il punto su come si deve stare in questa maggioranza. Noi non siamo disponibili ad andare avanti in questo modo.

Sulle votazioni esulta Fratelli d'Italia

A essere soddisfatta è invece l'opposizione di Fratelli d'Italia, per la quale le votazioni sugli emendamenti al Dl Capienze sono la prova della scarsa tenuta organica del governo Draghi: "Questo governo alla prima occasione in cui non ha fatto ricorso alla fiducia è andato sotto, vittima delle contraddizioni interne della maggioranza che dimostra tutti i suoi limiti. E adesso capiamo anche per quale ragione il governo faccia continuamente abuso del voto di fiducia, proprio per nascondere queste debolezza", ha dichiarato il capogruppo Luca Ciriani.

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