27 Luglio 2021
Fonte: lapresse.it
Sulla riforma della giustizia e del processo penale continua il blocco targato M5s, che, non è un mistero, preferiscono la precedente riforma fatta da Alfonso Bonafede. Giuseppe Conte sa che, qualora i pentastellati dovessero uscire dal Governo, rischierebbero di sparire una volta per tutte, quindi prova a mediare. "In pochi giorni capiremo se le nostre richieste hanno trovato accoglimento o meno", dice. "È chiaro che una prospettiva di fiducia alla riforma senza alcune modifiche sarebbe per noi difficile".
Giuseppe Conte ha fatto il punto della situazione incontrando i deputati M5S e facendo il punto sulla riforma Cartabia sulla quale c'è un confronto "costruttivo con Draghi, ma ho chiarito che la proposta come originariamente formulata pone problemi serissimi al Movimento".
"Ci sono margini di manovra ristrettissi - ha aggiunto Conte - Ma io li sto sfruttando tutti e ce la sto mettendo tutta". "Sto chiedendo una serie di interventi, consapevole che la maggioranza è molto ampia ed esprime ben differenti sensibilità. Ma abbiamo tracciato delle linee e dei punti fermi, insieme, con una squadra di lavoro tecnica, a partire dai reati di mafia, terrorismo e corruzione", ha aggiunto l'ex Premier.
"L'attività per la rifondazione del M5S è a tempo pieno, anche per questo non ho corso per un seggio", ha detto ancora il capo politico in pectore del M5S il quale ha rimarcato anche come la "scuola di formazione sia determinante nel nuovo corso", assicurando che "ci saranno incontri periodici con voi delle varie commissioni" parlamentari. "Quando parlavo di una leadership forte non era per un interesse personale ma per il bene del movimento. C’è necessità di una leadership chiara e forte per interloquire con il governo e ottenere dei risultati", conclude Conte.
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