22 Marzo 2021
Roberto Fico (fonte foto LaPresse)
Un percorso comune ma in autonomia: è questo, secondo il presidente della Camera Roberto Fico, il rapporto che deve legare Movimento 5 Stelle e Pd, illustrato durante un’intervista al programma Rai Gr1. “Credo si debba ripartire da quanto fatto nei mesi scorsi, ma con autonomia e seguendo un percorso comune. Io concordo con Letta" ha sottolineato il pentastellato. D'altronde in comune dem e grillini hanno parecchi cavalli di battaglia: i giovani, la questione femminile, la sostenibilità e lo sviluppo con tutte le questioni ambientali ad esso connesse, come spiegato proprio dal segretario Enrico Letta in un’intervista al Tirreno.
"Il mio partito vuole parlare giovane. Anche il mio staff sarà formato da quattro studenti universitari che mi porto dietro dalla scuola parigina. Ho capito, stando con loro, che il voto ai sedicenni è una dimostrazione di fiducia, una mano tesa" ha detto parlando dei giovani per, poi, passare alla questione dello spazio delle donne in politica: “C’è un problema notevole di presenza femminile nel nostro partito: tre ministri sono uomini, io sono un uomo. Penso che per forza di cose due capogruppo debbano essere due donne".
Letta ha parlato, anche del decreto sostegni. “Interviene sulla protezione del lavoro per chi lo ha perso e per chi lo sta perdendo. Ora dobbiamo fare in modo che non ci vogliano mesi prima che chi deve averli veda i 2.400 euro". Infine il consueto attacco a Salvini, un leitmotiv per il neosegretario dem. “E’ stato bravissimo nel limitare al massimo le richieste della Lega in fatto di condoni. Draghi e il governo al completo hanno saputo rispondere bene a un segretario di partito che ha tentato di prendere in ostaggio un intero Consiglio dei ministri. Questo anche grazie a un Pd unito che è più forte di prima".
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