18 Gennaio 2021
Liliana Segre sarà a Roma in Senato per votare la fiducia a Giuseppe Conte, dopo l'attuale crisi di Governo. A farlo sapere dalle pagine de Il Fatto Quotidiano è la stessa senatrice a vita: "Sì, parto per Roma, per fare il mio dovere martedì a Palazzo Madama. Non partecipo ai lavori del Senato da mesi perché, alla mia età, sono un soggetto a rischio e i medici mi avevano consigliato di evitare, ma di fronte a questa situazione ho sentito un richiamo fortissimo, un misto di senso del dovere e di indignazione civile".
La senatrice Segre, nonostante gli inviti dei medici a non muoversi per l'emergenza sanitaria in corso, essendo un soggetto a rischio, come spesso è accaduto anche in passato non ha resistito al richiamo del dovere e ha deciso di essere lì dove dovrebbe una senatrice per esprimere la propria preferenza politica. "Questa crisi politica improvvisa l'ho trovata del tutto incomprensibile. - osserva la senatrice a vita - All'inizio pensavo di essere io che non riuscivo a penetrare il mistero. Poi però ho visto che quasi tutti, sia in Italia che all'estero, sono interdetti, increduli, spesso disgustati. Non riesco ad accettare che in un tempo così difficile vi siano esponenti politici che non riescono a fare il piccolo sacrificio di mettere un freno a quello che Guicciardini chiamava il particulare".
Secondo Liliana Segre il Governo avrebbe fatto un lavoro gigantesco durante la pandemia: "Tutti i governi del mondo hanno dovuto procedere per tentativi ed errori. Come anche la scienza, del resto quindi è scontato che anche il governo Conte abbia fatto errori. Però mi pare che si debba riconoscere che ha fatto nell'ultimo anno un lavoro gigantesco per reggere l'urto di un'emergenza spaventosa ed ha ottenuto una svolta storica nelle politiche europee". "Ricordo che questo governo è nato allorché i partiti che lo formarono ritennero di superare le forti divergenze che già allora si manifestavano – conclude la senatrice Segre - perché occorreva preservare il Paese da gravissimi pericoli. Dunque mi chiedo: ma quei pericoli sono svaniti?".
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