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Estra, acquisita da Eolica PM per un enterprise value da €155,9 milioni di euro; €134 milioni da versare al momento del closing

La società, nel piano 2025–2029, ha previsto una serie di investimenti nelle rinnovabili per circa €500 milioni, secondo il presidente Macrì l'obiettivo è "diversificare le fonti e rendere la produzione sempre più coerente con i principi della transizione energetica"

17 Dicembre 2025

Estra, acquisita da Eolica PM per un enterprise value da  €155,9 milioni di euro; €134 milioni da versare al momento del closing

Francesco Macrì, presidente Estra

Estra entra per la prima volta nel settore eolico acquisendo da Alerion Eolica PM. L'acquisizione si basa su un enterprise value di 155,9 milioni di euro, con un corrispettivo di 134 milioni di euro da versare interamente per cassa al momento del closing. 

I dettagli dell’operazione

Eolica PM è una società proprietaria di un parco eolico in Campania da circa 52 MW. L'operazione, guidata dal dal presidente esecutivo Francesco Macrì, rappresenta un "passaggio strategico fondamentale per Estra, in linea con il percorso di crescita nelle fonti rinnovabili evidenziato dal piano industriale che rafforzerà in in modo significativo la capacità produttiva green del gruppo".

Il piano green e gli investimenti

"Estra ha previsto investimenti per circa 500 milioni di euro nelle rinnovabili", spiega Macrì. L'obiettivo dell'acquisizione è di "diversificare le fonti e rendere la produzione sempre più coerente con i principi della transizione energetica, secondo il modello industriale della multiutility Plures, di cui Estra è uno dei pilastri". Tra le linee strategiche figura anche lo sviluppo del biometano.

Più capacità produttiva al servizio del territorio

La produzione aggiuntiva sarà destinata, come da prassi del gruppo, ai Comuni serviti da Estra, oggi presente in Toscana, Umbria, Marche, Abruzzo, Molise, Puglia, Campania, Calabria e Sicilia."Aggiungere a un portafoglio di parchi fotovoltaici già rilevante anche un grande impianto eolico operativo", ha dichiarato Macrì, "consente di rafforzare la capacità produttiva nel periodo 2025-2029, sempre a beneficio del territorio". 

Prezzi calmierati per famiglie e imprese

Il presidente di Estra a poi evidenziato che: "Grazie all'aumento della capacità di generazione potremo contribuire maggiormente a calmierare i prezzi per famiglie e imprese, perché è questa la nostra responsabilità sociale. Non destiniamo queste risorse energetiche alla compravendita sul mercato".

Il decreto energia e le attese sul gas

Sul fronte delle bollette e del decreto energia in arrivo, il giudizio resta invece prudente. "Apprezziamo l’attenzione del governo", ha spiegato Macrì, "ma attendiamo il testo definitivo. Servono misure strutturali, a partire dalla sterilizzazione di alcune partite virtuali e da un intervento sul differenziale tra TTF e PSV, che oggi costa tra 2,5 e 3 euro/MWh".

Rinnovabili, nucleare e il nodo europeo

Secondo Macrì, la direzione strategica verso l’aumento della produzione rinnovabile è chiara, "non si può escludere il nucleare pulito di nuova generazione in un orizzonte di 5-10 anni". Più critico, invece, il giudizio sull’Europa: "Da troppo tempo lavora contro se stessa. Inquiniamo meno di tutti, ma se il resto del mondo si muove diversamente rischiamo di soccombere economicamente. Restano ideologia e pochi effetti concreti".

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