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SACE, al via la seconda edizione di Africa Champion Program che rafforza il partenariato economico tra Italia e Africa

L’iniziativa supporta le aziende italiane nell’acquisire competenze e strumenti per operare con successo nei Paesi prioritari del Piano Mattei e coglierne le opportunità di business; Michele Pignoli, AD di SACE: "Ci confermiamo attori fondamentali nell’accompagnare le imprese verso nuovi mercati"

18 Novembre 2025

SACE, al via la seconda edizione di Africa Champion Program che rafforza il partenariato economico tra Italia e Africa

E’ stata presentata oggi la seconda edizione di Africa Champion Program, il progetto promosso da SACE, l’Export Credit Agency direttamente partecipata dal Ministero dell’economia e delle finanze, realizzato con il sostegno della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Ministero dell’economia e delle finanze e del Ministero dell’Industria e del Made in Italy, in collaborazione con Agenzia ICE, CDP, SIMEST, Confindustria Assafrica & Mediterraneo e Assocamerestero, con il patrocinio del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.

Africa Champion Program è un’iniziativa nata per rafforzare il partenariato economico tra Italia e Africa e accompagnare le imprese italiane che vogliono acquisire conoscenze e strumenti per operare con successo nei paesi prioritari del Piano Mattei e coglierne le opportunità di business. Il progetto, promosso da SACE nell’ambito delle attività di SACE Education, offre formazione specialistica, strumenti concreti di supporto all’export e occasioni di business matching con partner africani, contribuendo in modo sinergico agli obiettivi del Piano Mattei per l’Africa.

I partecipanti

L’evento di presentazione della seconda edizione di Africa Champion Program, che prenderà il via nel 2026, si è tenuto martedì 18 novembre presso la sede romana di SACE alla presenza dei partner istituzionali del progetto.

Dopo i saluti di apertura di Michele Pignotti, Amministratore Delegato di SACE, si sono alternati interventi dedicati alla visione strategica del Piano Mattei e alle nuove traiettorie di collaborazione tra Italia e Africa con Lorenzo Ortona della Presidenza del Consiglio dei Ministri Struttura di Missione Piano Mattei, Fabio Lobasso del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e Valeria Vinci del Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Il contributo di Mariangela Siciliano, Head of Education & Connects Solutions di SACE, ha illustrato gli obiettivi della seconda edizione del programma, a cui è seguita una tavola rotonda con i principali attori del Sistema Paese,  Michal Ron, Chief Business International Officer SACE, Alessandro Cugno, Dirigente Ufficio Formazione alle Imprese ICE, Laurent Franciosi, Responsabile Sviluppo Mercati Internazionali Cassa Depositi e Prestiti, Marco Cantalamessa, Direttore Strategia e Innovazione Sostenibile SIMEST, Patrizia Mauro, Direttore Generale Confindustria Assafrica & Mediterraneo e Domenico Mauriello, Segretario Generale Assocamerestero, che si sono confrontati sul ruolo dell’ecosistema italiano nel rafforzare il partenariato con l’Africa. L’evento si è concluso con le testimonianze di Generale Costruzioni Ferroviarie e Almawave, seguite dai saluti finali di Guglielmo Picchi, Presidente di SACE.

Le dichiarazioni di Guglielmo Picchi

L’Africa è un continente che vive profonde trasformazioni economiche, sociali e demografiche, con una popolazione in crescita e grandi opportunità che le imprese italiane devono cogliere – ha dichiarato il Presidente di SACE Guglielmo PicchiIn questa prospettiva si inserisce l’Africa Champion Program con cui SACE conferma il proprio impegno nel promuovere un approccio strategico, sostenibile e di lungo periodo per la crescita delle aziende italiane nel continente africano. Un’esperienza che ci rende particolarmente orgogliosi poiché rappresenta un modello che rafforza la sinergia tra istituzioni e tessuto imprenditoriale italiano, valorizzando il contributo di ogni attore istituzionale con una visione integrata e sistemica”. 

Le parole di Michele Pignotti

“L’Africa Champion Program – ha commentato l’Amministratore Delegato di SACE Michele Pignotti non è solo un percorso di formazione specialistica, ma offre strumenti e opportunità di business con l’obiettivo di abilitare e supportare la crescita delle imprese nei paesi prioritari del Piano Mattei per l’Africa. Una formula concreta e molto apprezzata dalle imprese che, anche quest’anno, hanno aderito in centinaia. Grazie a iniziative come questa, SACE, in linea con la propria missione istituzionale, si conferma attore fondamentale nell’accompagnare le imprese verso nuovi mercati ad alto potenziale per favorire opportunità concrete di crescita e rafforzare il nostro export, lavorando in sinergia con i partner istituzionali e il Sistema Paese”. 

La seconda edizione

Dopo il successo riscontrato nel primo anno del programma, la seconda edizione dell’Africa Champion Program rafforza l’impegno di SACE e del Sistema Paese nel promuovere relazioni economiche solide e sostenibili con il continente africano, ampliando il numero dei partner di progetto, allargando la proposta formativa a beneficio delle imprese con nuovi focus geografici e settoriali e valorizzando il contributo dei diversi attori istituzionali. 

Nel dettaglio il programma si articola in due fasi: un percorso formativo di 20 ore, con approfondimenti che esploreranno otto nuove geografie chiave individuate nell’ambito del Piano Mattei — Tanzania, Senegal, Etiopia, Ghana, Angola, Algeria, Marocco e Kenya —e tre focus settoriali strategici ad alto potenziale per l’Italia: agricoltura, energia e infrastrutture. A questo fa seguito una fase di Business Matching dedicata alla creazione di opportunità commerciali tra imprese italiane e controparti africane, organizzate in collaborazione con i partner del progetto e realizzate grazie alle attività di SACE Connect, il programma di SACE dedicato a favorire incontri tra imprese italiane e buyer internazionali.

Nella seconda edizione entrano inoltre nel programma due nuovi moduli: uno dedicato alle collaborazioni multilaterali tra imprese, istituzioni e organizzazioni internazionali in collaborazione con il Ministero dell’economia e delle finanze, e uno con approfondimenti tematici dedicati al tema delle materie prime critiche e al ruolo del continente africano come mercato di crescita e sviluppo per le infrastrutture digitali, realizzato in sinergia con il Ministero delle Imprese e del Made in Italy. 

Il valore strategico per l'Italia

Il continente africano riveste da sempre un’importanza strategica per l’Italia e nei paesi individuati come prioritari del Piano Mattei, SACE svolge da tempo un ruolo di connettore e di supporto per le imprese italiane. SACE continuerà a sostenere il Piano Mattei attraverso garanzie, coperture assicurative e iniziative di business matching con buyer locali favorendo la creazione di nuove opportunità commerciali per le imprese italiane.

Nel 2024, le esportazioni italiane verso il continente africano hanno raggiunto i 20 miliardi di euro, risultando relativamente stabili rispetto all’anno precedente. Di questi, 13,7 miliardi sono stati destinati ai Paesi del Piano Mattei. Tra i principali mercati di destinazione spiccano quelli del Nord Africa — Tunisia, Algeria, Egitto e Marocco (tutti e quattro con export vicino ai 3 miliardi di euro); mentre nell’Africa sub-sahariana, emergono Angola (circa €500 milioni), Costa d’Avorio e Senegal. Nel primo semestre del 2025 si osservano segnali incoraggianti, con esportazioni italiane in crescita verso il Senegal, la Tanzania, con tassi di crescita a due cifre, e il Marocco e l’Algeria.

Il contributo di SACE

In questo contesto, l’importanza che l’area riveste è testimoniata dall’impegno di SACE per il supporto a operazioni nel continente dove l’export credit agency italiana è presente con sedi a Johannesburg, Il Cairo e a Rabat: dal 2024, anno di avvio del Piano Mattei SACE ha rilasciato oltre 3 miliardi di euro di garanzie, consentendo la realizzazione di circa 18 miliardi di euro di investimenti e progetti in Africa. Un impegno concreto che ha coinvolto più di 200 imprese italiane attive in filiere strategiche — dall’agroalimentare all’energia, dalla meccanica strumentale alle infrastrutture, fino all’automotive e alla chimica.

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