BIP adotta il modello anglosassone; Radoccia: "Costruiamo una struttura manageriale moderna con un approccio integrato verso le aspettative della clientela"

Bip Law and Tax si distingue nel contesto evolutivo degli studi legali in Italia come una delle realtà emergenti più dinamiche e in rapida crescita. Lanciato all’inizio del 2025, rappresenta un nuovo capitolo nel percorso della multinazionale Bip, con l’intento di supportare le aziende, sia italiane che internazionali, in un momento di profondo cambiamento economico e tecnologico.

Alla guida del progetto c’è Stefania Radoccia: Managing partner con una solida esperienza nella consulenza legale e fiscale, che ha scelto di creare una struttura capace di innovare rispetto ai modelli tradizionali dell’avvocatura italiana.

Nell'articolo di Isidoro Trovato, Radoccia illustra il concetto che ha guidato la definizione della struttura: "Molti studi si sono aggregati negli ultimi anni ma senza un vero progetto manageriale: spesso si sommano fatturati e professionalità senza una governance chiara, senza investimenti significativi in tecnologia e con scarsa attenzione all’organizzazione interna. Noi vogliamo ribaltare questo schema, partendo da una struttura manageriale moderna e da un approccio realmente integrato alle esigenze dei clienti".

Il panorama degli studi legali

Da alcuni anni, il panorama degli studi professionali in Italia, sia nell’ambito legale sia in quello fiscale, è al centro di un’evoluzione significativa. Le esigenze del mercato spingono verso modelli organizzativi più trasversali, capaci di offrire competenze altamente specialistiche. "Studi da decine o centinaia di milioni sono di fatto medie imprese italiane, ma senza adeguati strumenti manageriali - afferma la Managing partner - La gestione delle persone è complessa perché i professionisti sono 'prime donne', spesso autoreferenziali, bisogna sviluppare un gioco di squadra molto più facile a dirsi che a farsi. Non a caso il modello classico prevede utili distribuiti ai soci ma pochi investimenti in innovazione. Per rimanere competitivi è necessario cambiare approccio e creare una nuovacultura".

Innovazione e AI

Alla domanda Oggi si fanno i conti con intelligenza artificiale e digitalizzazione. Quanto conta l’innovazione per uno studio legale e fiscale?, Stefania Radoccia risponde: 

"L’innovazione non è solo 'avere un software o un algoritmo in più'. Le grandi corporation stanno trasformando i propri processi interni grazie a intelligenza artificiale, automazione e digitalizzazione. Le imprese non chiedono più solo il contratto 'fatto meglio e più veloce', ma un supporto nel ridisegnare i processi e nel comprendere l’impatto delle tecnologie sulla governance, sulla compliance e sull’organizzazione aziendale. Il futuro degli studi non è quello di usare al meglio l’Ai per scrivere un testo perfetto ma accompagnare le aziende in questa transizione, affiancando le direzioni legali e fiscali in una logica consulenziale a 360°. È questo il terreno degli Alternative Legal Services, già affermati negli Usa e nel Regno Unito, che in Italia rappresentano una grande opportunità per ora sconosciuta. Bip Law and Tax vuole essere tra i primi a posizionarsi su questo segmento, grazie anche alla sinergia con Bip guidata dall’ad Alberto Idone, che lavora da anni su progetti di innovazione e digital transformation".

La fase di espansione

Lo studio ha proseguito il proprio sviluppo e, nei primi giorni di settembre, ha annunciato l’avvio del dipartimento di Public Law, affidato alla guida dell’Equity partner Francesca Isgrò, a capo di un team di dieci professionisti distribuiti tra Roma e Palermo. Quest’ultima rappresenta anche l’apertura della nuova sede in Sicilia.

Nel frattempo, a Milano è stata lanciata xTax, una divisione interamente dedicata ai servizi fiscali a elevato contenuto tecnologico e innovativo. Napoli ha visto l’inaugurazione di una nuova sede, diretta dall’Equity partner Angelo Ciro Del Duca.

Stefania Radoccia conferma la traiettoria di crescita: "Lo studio conta oggi oltre 90 professionisti e sta vivendo una fase di forte espansione. A Milano è stata avviata la practice xTax con l’arrivo di Antonino De Benedictis e Carlo Maria Andò, pilastro per la trasformazione tecnologica in ambito fiscale. A Roma ha fatto il suo ingresso l’equity partner Antonio Cocco, con un team specializzato in accounting e risk compliance".

Gli obiettivi

Il confronto con i grandi player internazionali solleva inevitabilmente il quesito sulla capacità della realtà italiana di sostenere una sfida di tale portata, a cui la Managing partner risponde: "Altrimenti non l’avremmo iniziata rappresentiamo un modello diverso di cui c’era bisogno, sono convinta che l’espansione delle cosiddette Big four della consulenza sia destinata a rallentare. Il nostro obiettivo è raddoppiare entro fine anno e raggiungere nel 2026 i 50 milioni di fatturato, diventando un polo di riferimento nel mercato italiano. Puntiamo a diventare un polo di eccellenza, capace di competere con i grandi studi internazionali. Tra gli obiettivi: offrire consulenza integrata su diritto, fiscalità e tecnologia, creare un ambiente meritocratico, moderno e inclusivo per i giovani professionisti, fare della capacità di investimento e della visione a lungo termine i tratti distintivi rispetto al modello tradizionale".

Fonte: Corriere della Sera Economia