10 Settembre 2025
Secondo il Global Gas Report 2025 pubblicato da Snam e dalla International Gas Union (IGU), nel 2024 la domanda globale di gas naturale ha registrato un incremento di 78 miliardi di metri cubi (+1,9%), portando il volume complessivo a 4.122 miliardi di metri cubi. Le previsioni per il 2025 indicano un’ulteriore crescita della domanda, stimata in +71 miliardi di metri cubi (+1,7%).
Nel primo semestre di quest'anno, si evidenziano marcate differenze geografiche nella domanda: in Europa si è osservato un aumento significativo del 6,1%, mentre in Nord America la crescita è stata più contenuta, pari all’1,5%. Contestualmente, il trading globale di gas naturale liquefatto (GNL) ha mantenuto un trend espansivo, sostenuto in particolare dalla domanda europea: le importazioni di GNL sono cresciute di 12 miliardi di metri cubi (+23,6%) nella prima metà del 2025, principalmente per far fronte alla domanda interna e alle esigenze legate al riempimento degli stoccaggi.
Nel Report emerge una tendenza di incremento della domanda energetica globale nel prossimo decennio, in particolare sino al 2030. Il mercato cinese e indiano sono destinati a svolgere un ruolo centrale nella dinamica espansiva dei consumi energetici, contribuendo in maniera significativa alla crescita della domanda di gas naturale; in questo contesto, l’Asia si configura come il principale motore dei consumi globali, con un incremento atteso anche in Nord America.
Il processo di decarbonizzazione lungo la filiera del gas è già in corso, sostenuto dalla progressiva elettrificazione, dal miglioramento dell'efficienza dei sistemi e dalla riduzione delle emissioni di metano e del flaring. Si registra una crescita degli investimenti nei gas rinnovabili come il biometano e nelle tecnologie di cattura e stoccaggio del carbonio (CCS); tuttavia, restano connessi all'implementazione di politiche di supporto e di quadri regolatori adeguati.
Menelaos (Mel) Ydreos, Segretario Generale di IGU, ha dichiarato: "In un sistema in costante evoluzione, il gas naturale rimane essenziale per la sicurezza energetica perché è continuamente in grado di garantire un approvvigionamento affidabile con emissioni inferiori rispetto al petrolio e al carbone, fungendo al contempo da forza stabilizzatrice nei futuri mix energetici, in un contesto di elettrificazione crescente, maggiore penetrazione delle rinnovabili e aumento delle incertezze, come eventi climatici estremi e innovazioni tecnologiche".
Il commento di Agostino Scornajenchi, CEO di Snam, è stato: "In un contesto globale che rimane ancora instabile, il gas naturale resta cruciale nel garantire accessibilità, continuità e resilienza al sistema energetico. Crediamo sia essenziale continuare a investire nelle infrastrutture del gas, per rafforzare la sicurezza energetica e raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione a lungo termine. Lo sviluppo del biometano e delle tecnologie di cattura e stoccaggio di carbonio può contribuire al conseguimento di questi obiettivi, sfruttando gli asset esistenti e contribuendo a mitigare la volatilità del mercato, nell'interesse di imprese e famiglie".
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