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Studio pagamenti CRIBIS, Q4 2024 aggiornato al 30 dicembre, le aziende che pagano con puntualità sono il 45,1% del totale

Il tempo medio di pagamento è pari a 65 giorni, in diminuzione rispetto allo stesso periodo dello scorso anno che era 69 giorni, calano i ritardi gravi oltre i 90 giorni, con una riduzione dello 0,7%, differenze rilevanti anche in base ad aree geografiche, settori merceologici e dimensioni delle aziende

29 Gennaio 2025

Studio pagamenti CRIBIS Q4 2024 aggiornato al 30 dicembre, le aziende che pagano con puntualità sono il 45,1% del totale

Nel quarto trimestre del 2024 le aziende che pagano con puntualità sono il 45,1% sul totale delle realtà italiane analizzate, in aumento dell’1,4% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il tempo medio di pagamento è pari a 65 giorni, in diminuzione rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (69 giorni). Calano i ritardi gravi oltre i 90 giorni (4,4%), con una riduzione dello 0,7%. È quanto emerge dallo Studio Pagamenti aggiornato al 30 dicembre 2024 realizzato da CRIBIS, società del gruppo CRIF specializzata nel fornire informazioni, soluzioni e consulenza alle imprese.

Lo Studio Pagamenti evidenzia inoltre differenze rilevanti per aree geografiche (le regioni del Nord Est sono più puntuali), settori merceologici (soffrono la ristorazione, il settore delle costruzioni e quello dell’industria alimentare) e dimensioni delle aziende (le microimprese mostrano performance migliori in termini di pagamenti puntuali, ma registrano anche il più alto livello di ritardi gravi).

Marco Preti, amministratore delegato di CRIBIS: “I dati del quarto trimestre 2024 confermano un miglioramento nella puntualità dei pagamenti delle imprese italiane, sintomo di una migliore gestione di cassa da parte di quest’ultime. Tuttavia, sebbene si registri un trend positivo a livello nazionale, persistono ancora marcate differenze tra le diverse aree geografiche del Paese. Le regioni del Nord continuano a mostrare performance migliori rispetto a quelle del Sud, che riscontrano difficoltà legate principalmente a fattori strutturali e a una minore disponibilità di liquidità. Lo scenario evidenzia tuttavia come le imprese stiano cercando di reagire a un contesto macroeconomico complesso, con i dati che mostrano una situazione stabile in progressivo miglioramento. Un trend che ci auguriamo possa proseguire anche nel 2025.”

Le macroaree geografiche e le province

Dall’analisi sulle macroaree geografiche il Nord Est risulta ancora l’area più affidabile con il 53,1% di pagamenti puntuali, mentre le imprese del Sud e Isole mostrano un comportamento meno virtuoso con solo il 33% di pagamenti effettuati alla scadenza, e il 7,3% delle imprese che paga con grave ritardo, contro la media nazionale del 4,4%. Sui gradini più alti del podio Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna, le cui imprese pagano con puntualità rispettivamente nel 54,8%, 54,7% e 53,6% dei casi, mentre ci sono maggiori criticità per Sardegna (32,7%), Calabria (27,6%) e Sicilia (27,4%).

La differenza si riscontra anche nei ritardi oltre i novanta giorni dalla scadenza: sono il 2,5% nel Nord Est(il Trentino è la regione più virtuosa con il 2,2%) e il 7,3% nell’area Sud e Isole (la Sicilia è la regione meno virtuosa con il 9,2%). Anche a livello di province si evidenziano queste differenze: le più puntuali sono quelle della Lombardia, Veneto, Piemonte, ed Emilia-Romagna, mentre all’ultimo posto troviamo Calabria e Sicilia.

I ritardi superiori ai 90 giorni nei settori merceologici

A livello di settori merceologici il comparto in maggiore difficoltà resta quello della ristorazione con il 7,7%delle imprese che paga oltre i 90 giorni. Seguono, entrambi in leggera ripresa rispetto al terzo semestre dello scorso anno, il settore delle Costruzioni (6%) e dell’Industria alimentare (4,9%), le industrie chimiche (1,9%), industria della carta e affini (1,8%) e industrie della gomma (1,8).

Da segnalare inoltre che, rispetto al quarto trimestre del 2023, si osserva una riduzione dei ritardi oltre i 90 giorni del 3,3% per le Industrie della ceramica e del 3,1% per la GD/DO.

Abitudini di ritardo per tipologia di azienda

Per quanto riguarda le dimensioni delle aziende coinvolte nello studio, le microimprese confermano una performance positiva nella classe di pagamento alla scadenza con una concentrazione del 46,3%, ma registrano anche il più alto livello di ritardi gravi (5%) rispetto alla media (4,4%).

All’opposto, le medie aziende hanno meno ritardi oltre i 90 giorni (1,5%).

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