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Sogin, al via le operazioni di smantellamento a Caorso: un impegno per il recupero e la sostenibilità

Il progetto rappresenta un passaggio cruciale di innovazione nel settore del decommissioning nucleare; lo smantellamento è articolato per “aree”, ciascuna delle quali prevede un piano di smontaggio dettagliato

05 Novembre 2024

Sogin inizia al via le operazioni di smantellamento a Caorso: un impegno per il recupero e la sostenibilità

Sogin ha iniziato nella centrale di Caorso le attività di smantellamento dei sistemi e componenti all’interno dell’edificio reattore. Questo progetto rappresenta un passaggio cruciale nel programma di dismissione dell’impianto emiliano, poiché segna l’attacco al cuore della centrale.

In particolare, sono cominciate le operazioni di “spooling” in cui i tecnici stanno tracciando i punti di taglio per smontare i sistemi e componenti in pezzi (spool). Tale lavoro è necessario per garantire che ogni elemento possa essere facilmente identificato e raggruppato in base al sistema di impianto di provenienza e alla sua eventuale contaminazione. 

Preparazione per lo Smantellamento

Le attività condotte finora hanno incluso la realizzazione dell’impianto elettrico di cantiere e proseguiranno con l’installazione dei mezzi per la movimentazione dei materiali smantellati e con l’allestimento dell’impianto per eseguire tagli a caldo, specificatamente progettato per affrontare i componenti più complessi per dimensione e spessore.

I primi sistemi e componenti ad essere smantellati saranno quelli posti a piano campagna. Una scelta dettata dalla necessità di liberare gli spazi per il passaggio dei materiali provenienti dagli altri piani dell’edificio reattore. A piano campagna si trova infatti un corridoio confinato, denominato waste route, realizzato da Sogin, dove i componenti tagliati verranno trasferiti in sicurezza nell’edificio turbina per essere eventualmente decontaminati, tagliati e ulteriormente ridotti di volume per facilitare la loro successiva gestione.

Strategia di Smontaggio e Trattamento dei Materiali Radioattivi

Il progetto di smantellamento è articolato per “aree”, ciascuna delle quali prevede un piano di smontaggio dettagliato. Questa pianificazione assicura il rispetto dei criteri di sicurezza e delle prescrizioni indicate dall’Isin, l’Ispettorato nazionale per la sicurezza nazionale e la radioprotezione.

Saranno smantellate complessivamente 3.400 tonnellate di materiale, di cui circa l’88% sarà rilasciabile dopo le operazioni di trattamento e decontaminazione necessarie, mentre il restante 12% sarà gestito come rifiuto radioattivo e stoccato nei depositi temporanei del sito in attesa di essere trasferito al Deposito Nazionale, una volta disponibile.

Sostenibilità ed Economia Circolare  

Questo risultato dimostra come Sogin, grazie alle tecniche avanzate di trattamento e decontaminazioneutilizzate durante le attività, sia in grado di recuperare una significativa percentuale dei materiali smantellati, confermando che è possibile implementare buone pratiche di economia circolare anche nel decommissioning nucleare, in linea con l’impegno della Società a favorire lo sviluppo sostenibile del Paese.

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