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BPER, JP Morgan al 5,059%, ingresso tramite 2 operazioni distinte; si rafforza scenario di risiko bancario e creazione terzo polo

L'istituto viaggia comunque su multipli ancora leggermente inferiori alla media del settore; l'operazione potrebbe essere propedeutica a rafforzare la presa di Unipol su Bper

23 Luglio 2024

Gruppo BPER e Gruppo Gardant insieme per la gestione di UTP e NPL e la cessione fino a € 2,5 mld

JP Morgan Chase&Co, colosso bancaria statunitense, detiene una quota potenziale pari al 5,059 nel capitale di BPER Banca.

A rilevarlo le comunicazioni CONSOB relative alle partecipazioni rilevanti, che spiegano come Jp Morgan si sia mossa su Bper attraverso due distinte operazioni, datate però entrambe 10 luglio 2024. 

Nella prima operazione JP Morgan ha rilevato il 3,613% classificando la partecipazione come "gestione non discrezionale del risparmio". 

Nella seconda, la banca statunitense ha portato la sua quota fino al 5,059%, sommando al 3,613% di diritti di voto riferibili ad azioni un altro 0,034% in bond convertibili. 

In particolare: il 3,613% sono diritti di voto riferibili ad azioni; lo 0,034% sono obbligazioni convertibili senza data di scadenza; lo 0,398% è un'Opzione Call con regolamento fisico entro il 19/12/2024, Opzione put con regolamento fisico nel periodo tra il 13/12/2024 e il 20/12/2024; l'1,015% è Opzione Call regolata in contanti con data di scadenza compresa tra il 20/11/2024 ed il 20/12/2024, Cash settled Put Option con data di scadenza compresa tra il 20/09/2024 ed il 20/06/2025, Cash-settled Equity Swaps con data di scadenza compresa tra il 10/02/2025 e il 10/02/2026.

Nonostante la recente corsa comunque, l'istituto viaggia su multipli ancora leggermente inferiori alla media del settore. 

Jp Morgan e la vicinanza a Cimbri: si rafforza lo scenario di risiko

L'ingresso di JP Morgan è stato concretizzato nei giorni successivi con un’altra operazione chiave che ha interessato Bper, ossia il rafforzamento del suo primo azionista, Unipol, attraverso uno ’share swap’ avente come sottostante il 4,77% della banca emiliana.

Si tratta di un derivato che esprime una posizione rialzista e che dunque premierà la compagnia assicurativa nel caso in cui le azioni di Bper si dovessero rivalutare nel tempo.

A tal proposito va ricordato che, nonostante la recente corsa, l’istituto viaggia su multipli ancora leggermente inferiori alla media di settore.

Non solo, la mossa conferma la determinazione del gruppo bolognese, primo socio anche della Popolare di Sondrio, a investire sul settore bancario, sia in ottica finanziaria sia in chiave industriale, con un occhio attento al futuro risiko bancario.

Questa potrebbe essere dunque un'operazione vicina e propedeutica a rafforzare la presa di Unipol su Bper; configurando l'operazione come portage, Unipol arriverebbe a detenere il 29,679% di Bper rimanendo quindi sotto la soglia dell'Opa (30%) e diluirsi di meno in caso di fusione con Mps e con Sondro. 

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