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Sace, nuova Strategia Esg e progetto Archimede, obiettivo la sostenibilità di tutte le imprese

Sace, Ricci: "Investire nell'innovazione rende le aziende più competitive del 20% sui mercati esteri; vogliamo coinvolgere 65 mila imprese e accompagnarle alla sostenibilità"

04 Dicembre 2023

SACE, presentato il piano INSIEME2025: conoscenze e servizi finanziari a supporto delle PMi

Le aziende italiane "non sono sott'acqua- dice Alessandra Ricci, amministratrice delegata di Sace-. Grazie alla loro capacità di competere, sono state in grado di resistere a tre eventi catastrofici. Sull'anno prossimo siamo positivi, soprattutto per le imprese medio grandi. Tutte dovranno affrontare la transizione energetica ma deve passare il messaggio che per l'azienda la sostenibilità è un vantaggio, non un costo". il 30 novembre Ricci era a Dubai per la Cop28, la conferenza dell' Onu sul clima. DSi tratta della prima volta per Sace, che a Dubai ha presentato la nuova strategia Esg. Il gruppo, controllato dal ministero dell'Economia, sostiene l'internazionalizzazione delle imprese italiane legandola anche, ora, alla sostenibilità, con nuovi strumenti. Uno fino a 60 miliardi, è il piamo Archimete che subentrerà alle misure emergenziali, le garanzie di Stato sui finanziamenti alle imprese italiane colpite dalle crisi, introdotte dal 2020.

Che obiettivi avete?

"Vogliamo coinvolgere 65 mila piccole e medie imprese entro il 2025 nella piattaforma "Ecosistema Esg", per accompagnarle verso la sostenibilità. per le aziende medio grandi, più del 25% delle garanzie Sace nel 2024 sarà a supporto di operazione ESG. Vogliamo raggiungere il 50% nel 2030, anche grazie ad Archimede".

Cos'è Archimede?

"La garanzia Sace sui prestiti che sarà strutturale, per sostenere le imprese anche dopi la fine della cornice emergenziale. Si trova nella legge di Bilancio, ci stiamo organizzando per essere pronti appena passa la manovra, si aggiungerò alle Garanzie Green nel mercato domestico. L'abbiamo chiamata così per l'effetto leva che può generare sugli investimenti. Garantisce fino al 70% del finanziamento presso le banche. Dura 25 anni contro gli 8,5 di Garanzia SupportItalia: durata ideale per gli investimenti infrastrutturali. Il plafond è di 60 miliardi per il 2024-29, è rivolto alle imprese medio-grandi. con le misure emergenziali abbiamo erogato 70 miliardi a 10 mila imprese nell'aprile 2020".

Perchè siete andati a Dubai?

"Il tema della sostenibilità è nel nostro piano industriale Insieme, al 2025. L'obiettivo 17 dell'Agenda 2030 dice che la sostenibilità non si raggiunge da soli, bisogna cooperare: la nostra linea. Il mondo degli Emirati è legato all'oil & gas ma sta investendo nella tradizione ecologica". 

Quanto vale l'export italiano verso gli Emirati arabi uniti?

"Sei miliardi. Prevediamo di chiudere l'anno con una crescita delle esportazioni verso i Paesi Opec intorno all'11%, in linea con gli ultimi dati Istat, e del 6,7% nel 2024. Tassi più alti dell'Ue e degli Usa".

Come va l'export di beni, in generale?

"Non chiuderemo il 2023 con i 650 miliardi previsti ma un po' sotto, a 630-640, +2.3%, e l'anno prossimo prevediamo circa 660 milioni. In ogni caso è un terzo del prodotto interno lordo nazionale ed è l'unica componente che ha portato alla crescita, malgrado l'incertezza legata alle tensioni geopolitiche che sta frenando ovunque gli investimenti, e il prodotto interno lordo negativo della Germania che fa rallentare l'Europa". 

Che cosa state faGli imprenditori sono pronti?cendo per la sostenibilità delle imprese?

"Ci muoviamo in tre modi: mettiamo a disposizione conoscenza, favoriamo i contatti e diamo servizi finanziari. Abbiamo diviso le imprese in tre fasce: quelle del futuro, che nascono sostenibili: per esempio lavorano nell'idrogeno, nell'economia circolare. Le tradizionali, che vanno accompagnate alla transizione, come le acciaierie. E quelle che subiscono un impatto diretto dal cambiamento climatico, devono investire a mettersi in sicurezza".

Gli imprenditori sono pronti?

"Non sempre. Spieghiamo loro che gli investimenti sostenibili sono un vantaggio innovativo. Innanzitutto rendono efficienti i processi: per esempio, si può ridurre l'acciaio con un minore consumo di energia. Significa aumentare il margine operativo e il medio credito in banca. Inoltre i grandi compratori sono sempre più focalizzati sui produttori allineati ai parametri Esg. O ci sei o non ci sei". 

Essere sostenibili conviene?

"Si. Investire in sostenibilità e innovazione rende più competitivi del 20% sui mercati esteri e migliora il conto economico. Spostiamo l'attenzione dall'etica del sostenibile è bello alla crescita".

Le imprese italiane hanno ina rete di contatti sufficiente per farlo?

"Non sempre. Perciò vogliamo favorire i contatti con i grandi acquirenti esteri, per esempio in un mercato sottopotenziato come gli Emirati. Possiamo garantire finanziamenti verso controparti estere e organizzare gli incontri. Ora lo facciamo anche in chiave Esg con lo strumento del Green push. L'obiettivo è valorizzare l'export made in Italy a supporto della transizione ecologica internazionale. Per esempio, la scorsa settimana abbiamo garantito 300 milioni di prestito a Raizen, opertore energetico brasiliano, per facilitare le esportazioni italiane della filiera legata alla sostenibilità. Così Raizen diventa cliente delle aziende italiane e si impegna ad avere contatti commerciali con loro. Prevediamo nuove operazioni Green push per 2 miliardi entro il 2025".

Prima Sace faceva il contrario: finanziava chi era già cliente degli italiani.

"Si, prima supportavamo l'export già esistente, eravamo follower. Ora siamo beginner. Se l'azienda cliente raggiunge certi livelli di acquisto in Italia ha tassi vantaggiosi. Abbiamo finanziato così anche un'azienda degli Emirati che lavora sulla gestione integrata dei rifiuti, Beeha, per decine di milioni".

Altro strumento nuovo nel piano sulla sostenibilità è il reverse factoring Esg: come funziona?

"Anticipiamo i soldi a subfornitore dell'azienda italiana in modo più conveniente se raggiunge certi obiettivi di sostenibilità. Abbiamo un progetto pilota con FIncantieri, vogliamo arrivare a dieci convenzioni entro il 2025".

Fonte: Corriere della Sera

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