Cdp, Giorgio Righetti (Acri) nel cda al posto di Matteo Melley dopo le dimissioni a sorpresa

Giorgio Righetti al posto di Matteo Melley nel consiglio di amministrazione della Cdp. Il direttore generale dell’Acri diventerà consigliere del gruppo guidato da Dario Scannapieco dopo che a metà dicembre l’ex presidente di CariSpezia si è dimesso a sorpresa.

Il Corriere della Sera oggi 20 gennaio riporta la notizia che le fondazioni azioniste della Cassa e che fanno parte anche degli 86 enti rappresentati dall’Acri nomineranno Righetti, notizia che trova conferme da fonti interne all’Acri.

La decisione è arrivata dopo un cda del 19 gennaio della fondazione Crt (dopo Mef, Fondazione di Sardegna, Compagnia San Paolo e Cariplo l’ente sabaudo è il quinto socio della Cassa con l’1,5% del capitale), a cui secondo accordi non scritti in sede Acri spettava la scelta. Con Righetti, che resterà in carica per un anno e mezzo (nel 2024) fino alla scadenza del mandato dell’intero board di Cdp, si è optato per una soluzione di sistema.

A Torino, alle pese con la partita per il rinnovo della presidenza, spetterà l’indicazione di un consigliere nella prossima tornata di nomine, nomine che avranno poi di fronte un mandato pieno triennale. Oltre alla presidenza della Cassa, alle fondazioni di origine bancaria azioniste azioniste in Via Goito con il 15,9% spettano due posti nel board. Cdp che si attendeva una proposta formale per ricostituire il numero dei componenti, ha in agenda un cda il 25 gennaio, riunione in cui si procederà alla cooptazione di Righetti.