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Sara Manfuso lancia l'Alfabeto dei diritti

05 Ottobre 2023

Sara Manfuso lancia l'Alfabeto dei diritti

Sara Manfuso

In tempi in cui all’ordine del giorno ci sono casi di cronaca che hanno per protagonisti i nativi digitali, nelle vesti di carnefici e vittime (vedi caso di Caivano e stupro di Palermo), diventa indispensabile accendere un focus sul tema della violenza attraverso campagne di sensibilizzazione che abbiano come destinatari proprio i più giovani. Sara Manfuso, commentatrice televisiva di attualità politica e attivista per i diritti delle donne dopo anni di intenso civismo, ha puntato proprio su questo genere di “servizio”. Lo fa da tempo con “La Finestra sui diritti” consolidata rubrica che esce al mercoledì e al venerdì sul quotidiano diretto da Gaetano Pedullà “La Notizia” e da qualche settimana in partnership con “Skuola.net” con l’appuntamento bisettimanale il cui nome è evocativo:“L’Alfabeto dei diritti”.

Uno dei pilastri di questo spazio che va in onda su una piattaforma che vanta ben un milione di utenti è quello di “alfabetizzare” al rispetto, fornendo gli strumenti conoscitivi e culturali per riconoscere i fenomeni. Il primo vero gesto rivoluzionario, come diceva Rosa Luxemburg, è chiamare le cose con il loro nome. Nella freschezza del format la Manfuso che sembra essere quasi una maestrina (ma senza penna rossa!), dialoga con lo YouTuber Niko Gargiulo già valorizzato da Bruno Vespa a “Porta a Porta” e dal Direttore di Skuola.net Daniele Grassucci che da “visionario” dedito alla causa non smette mai di scommettere su progetti nuovi.

I ragazzi sono invogliati a dire la loro nei commenti ai video, a raccontarsi, a dire “è successo anche a me”.
Dal body-shaming al victim blaming ce n’è davvero per tutti. La piattaforma ha una proiezione di grande caratura istituzionale, del resto il bacino scolastico (tra insegnanti e famiglie) fa gola alla politica, non mancano messaggi della Premier e segretari di partito che hanno piacere di essere ospitati da Skuola.net (Da Conte, Renzi e Calenda la lista è lunga).


Insomma, il progetto è destinato a crescere ed avrebbe i numeri per diventare un programma televisivo a tutti gli effetti. Del resto, non circolava proprio qualche settimana fa qualche pezzo sulle ambizioni della Manfuso alla conduzione di un programma tutto suo? Dagospia docet.

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