24 Agosto 2023
Si chiama Digital Service Act (DSA), è la norma europea che entrerà in vigore per le grandi piattaforme online ed i pricipali motori di ricerca venerdì 25 agosto, per un totale di 19 soggetti tech coinvolti (Aliexpress, Amazon Store, App store, Bing, Booking, Facebook, Google Maps, Google Play, Google search, Google shopping, Instagram, Linkedin, Pinterest, Snapchat,TikTok, X, Wikipedia, Youtube e Zalando), in grado di coinvolgere 45 milioni di utenti attivi al giorno in tutto il continente. Dal 17 febbraio 2024, invece, la norma si rivolgerà anche a tutte le altre milioni di piattaforme esistenti. Un cambio di passo non da poco, quello che dalla data x riguarderà la libertà d'espressione in Ue, secondo molti utenti riassumibile nell'odioso concetto di " censura".
Nato con l'idea di proteggere l'utente da contenuti criminali (pedofilia e terrorismo, ad esempio), il testo della norma tradisce secondo alcuni il pericolo di un sistema di controllo basato sulla censura, in aperta dissonanza con il valore libertario che dovrebbe, in teoria, rivestire il cosiddetto "progetto europeo".
Molti i dubbi sorti attorno ad una norma ben poco dibattuta a livello pubblico, nonostante l'impatto diretto che la sua applicazione avrà sulla quotidianità di centinaia di milioni di europei. Innanzitutto, desta perplessità la scoperta che la verifica dell'attendibilità o meno di un'informazione pubblicata, sarà affidata ad algoritmi, escludendo quindi il fattore umano che, certamente, potrebbe cadere nella faziosità, ma è allo stesso tempo maggiore garanzia di comprensione di quanto il contesto ed il non detto determini la formulazione del significato di un testo.
Gli standard, granitici ed inappellabili, su cui l'algoritmo dovrà basarsi, poi, saranno definiti da "un gruppo consultivo indipendente composto da coordinatori dei servizi digitali rappresentati da funzionari di alto livello". Sui social uno dei commenti più ricorrenti è: "Chi controlla i controllori?". I controllori in questione, saranno presieduti dalla Commissione Europea, cosa questa che lascia qualche dubbio sulla naturale ed umana dose di frondismo da cui la lex dell'internet europeo potrebbe essere partorita. Nel testo si fa riferimento alla verifica di un'informazione quando questa può essere riconducibile ad una "fonte attendibile". Sacrosanto, se solo non fosse che non viene in alcun modo indicato cosa si intenda con "fonte attendibile".
Altro elemento importante del DSA, il concetto di "crisi": "In tempi di crisi potrebbe essere necessario adottare con urgenza determinate misure specifiche". Due le domande che sorgono: cosa si intende per "crisi" e quali sarebbero le "determinate misure specifiche"? Per quanto riguarda la prima domanda: "Si dovrebbe considerare che si verifichi una crisi quando si verificano circostanze eccezionali che possano comportare una minaccia grave per la sicurezza pubblica o la salute pubblica nell'Unione (...) Tali crisi potrebbero derivare da conflitti armati o atti di terrorismo, compresi conflitti o atti di terrorismo emergenti, catastrofi naturali quali terremoti e uragani, nonché pandemie e altre gravi minacce per la salute pubblica a carattere transfrontaliero".
Questi i casi in cui si potrà parlare di crisi, questi i casi che permetteranno l'adozione di "determinate misure specifiche", ovvero: "L'adeguamento dei processi di moderazione dei contenuti e l'aumento delle risorse destinate alla moderazione dei contenuti". In sintesi: l'aumento della collaborazione istituzionale con "fact-checker indipendenti" (curiosa associazione di termini, "istituzionale" e "indipendenti") che "dispongano di capacità e competenze particolari ai fini dell'identificazione e della notifica di contenuti illegali".
Sul fronte delle punizioni, poi, diverso trattamento per l'utente (incauto o criminale) che pubblica informazioni non riconosciute e per la piattaforma che gli concede lo spazio per farlo. Il primo riceverà un unico avvertimento, al secondo sgarro scatterà il ban (a cui potrà fare ricorso); per le seconde, invece, si parla di riduzione degli incentivi finanziari e demonetizzazioni.
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