01 Aprile 2022
Dalila Petrillo, insieme al fratello Stefano, si è imbattuta nel settore dei prodotti ricondizionati con entusiasmo e con la voglia di ampliare il concetto di qualità legato al settore. Economica circolare e qualità sono i baluardi dell’azienda.
Come nasce il brand Enjoy? Ma soprattutto, cos’è il ricondizionamento?
«Nato nel 2015, Enjoy Ricondizionati è un brand che oggi conta una trentina di lavoratori, per l’85% donne, fondata dai due fratelli, Dalila e Stefano Petrillo, 31 e 35 anni. L'idea ha inizio nel 2014, quando Stefano lavorava negli Emirati Arabi Uniti e si è imbattuto per la prima volta nei telefoni ricondizionati Apple. Uno dei principali obiettivi di base del brand è fornire ai clienti accesso a una tecnologia "trendy" ricondizionata come nuova, garantendo la sostenibilità e prezzi vantaggiosi. Enjoy, si basa sui principi dell'economia circolare, limitando l'utilizzo di terre rare, principalmente utilizzate per le schede madre e le batterie, riducendo i Raee, i rifiuti da apparecchi elettrici ed elettronici, da smaltire. La provenienza dei dispositivi tecnologici trattati arriva da canali b2c e b2b: questi sarebbero destinati ad essere smaltiti come rifiuto speciale dalle aziende o custoditi inutilmente nel cassetto dai privati. Accuratamente scelti, una volta nella nostra sede, subiscono numerose fasi di manutenzione, ordinaria e straordinaria, un processo che è molto più complesso rispetto a una semplice riparazione.»
Quali sono i processi di controllo su un prodotto ricondizionato?
«Una volta acquistati, i prodotti passano nell’Enjoy Lab, dove subiscono un processo di pulizia e sanificazione ed in seguito, grazie a tecnici altamente qualificati e all’utilizzo di macchinari e software innovativi, vengono sottoposti a 60 test tra controllo qualità, analisi preventiva dei componenti, test hardware e software, rigenerazione e infine igienizzazione del dispositivo. Passaggi essenziali per garantire al 100% la qualità del prodotto. Ciascun device viene poi venduto dotato di garanzia post vendita. I prodotti sono successivamente classificati per quanto riguarda l’estetica ed inseriti sul nostro e-commerce. Sarà il cliente a decidere se desidera qualcosa che sia come un device nuovo o se preferisce pagare un po' meno per un device che sembri un po' più vissuto. In totale trasparenza.»
Avete incontrato sfiducia da parte del cliente verso questo tipo di prodotto?
«Il concetto di “ricondizionato” rispetto a qualche anno fa si è evoluto molto, ma c’è ancora tanto lavoro da fare. Noi per primi abbiamo accolto la sfida operando in totale trasparenza, per far sì che questo pensiero potesse essere smentito. Un prodotto ricondizionato non è equiparabile ad uno usato, il quale viene rimesso in vendita senza preventivi controlli ed interventi hardware e software che lo riporteranno alla condizione di "nuovo". Chi ha acquistato un ricondizionato Enjoy si è imbattuto nell’incredulità di un prodotto pari al nuovo, ad un prezzo conveniente.»
Cosa volete fare con la blockchain, i cosiddetti processi di trasparenza? Ci spieghi anche cos’è nel dettaglio.
«Ad avvalorare il nostro impegno, al fine di sfatare qualsiasi dubbio del cliente, abbiamo creato un’app, Enjoy BuyBack ed anche un processo con un principio di Blockchain che stiamo implementando. L’app di Enjoy BuyBack permette, in maniera trasparente, all’utente finale di verificare tutte le funzioni del proprio telefono, eseguendo gli stessi test che vengono effettuati nell’Enjoy Lab, comodamente da casa sua, offrendo al termine una quotazione che permette di rivenderlo a noi o permutarlo anziché lasciarlo nel cassetto di casa! Mediante un QR Code posto sul packaging del dispositivo Enjoy, il cliente ottiene l’assoluta visibilità di quella che è stata la vita precedente del device, attraverso un processo di Blockchain, così che quando riceve il suo smartphone, tablet, notebook ricondizionato può analizzare lo storico dei test e delle componenti sostituite, verificando che il ricondizionamento avvenga in maniera etica rispettando i principi dell’economia circolare.»
Come sta superando Enjoy la crisi degli ultimi due anni dovuta al Covid?
«Con la crisi pandemica, l’aumento dei costi dovuto alla carenza delle materie prime, la guerra in Ucraina e il lockdown economico che ne conseguirà, il periodo per quanto delicato volge a favore dei nostri principi di circolarità. Difatti, l’utilizzo dei prodotti ricondizionati ha risposto, sia durante la pandemia che oggi, alle esigenze dei clienti che mai come negli ultimi anni hanno dovuto lavorare in smartworking, studiare in DAD ed accontentare la generazione Z per stare “al passo” con la tecnologia, riconsiderando al ribasso e più volte la spesa dedicata alla tecnologia. Enjoyricondizionati.it è stato un grande punto di riferimento superando le barriere e mostrando ai clienti italiani e internazionali il potenziale del prodotto sostenibile di qualità.»
Quali sono i vostri progetti futuri sull’ampiamento e l’offerta di Enjoy?
«Ricerca, soluzioni innovative e sostenibilità sono al centro del nostro business. Tra le novità attuali, c’è quella che vede Enjoyricondizionati come new entry nell’associazione EUREFAS, associazione Europea rappresentante l’industria dei ricondizionati, promotrice dell’economia circolare e di un mondo green al parlamento Europeo, molto attento a queste dinamiche. Questo aprile, Enjoyricondizionati sarà sponsor e presenzierà all’evento Voci organizzato da Confindustria, nella splendida cornice della nostra amata Puglia. Inoltre, come piccolo anticipo, senza svelare troppo, stiamo lavorando ad un progetto di recupero delle materie prime, che ci vedrà sempre di più tra i promotori della realtà circolare. In più, saremo uno dei principali sponsor “funzionali” all’interno di un progetto televisivo per Discovery, presenziando con i nostri prodotti ricondizionati, a sinonimo di massima affidabilità.»
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