26 Febbraio 2024
Roberto Vannacci, fonte: Facebook @Notizie.it
Non c'è pace per il generale dell'Esercito Roberto Vannacci il quale "viaggia" spedito al ritmo di due indagini alla settimana a suo carico. L'ultima in ordine di tempo è arrivata nel primo pomeriggio di oggi direttamente dalla Procura di Roma che gli contesta alcune affermazioni che compaiono nel suo libro "Il mondo al contrario". Nella fattispecie viene confutato il reato di istigazione all'odio razziale. Il procedimento si è reso necessario dopo alcune denunce presentate nelle scorse settimane da associazioni. L'alto ufficiale è difeso dall'avvocato Giorgio Carta, esperto e specialista in diritto militare.
"Indagini che sono medaglie. Vecchi metodi del vecchio sistema. Avanti generale, avanti insieme, avanti Italia!", recita una nota della Lega dopo la notizia dell'indagine su Roberto Vannacci per i contenuti del suo libro.
“Criticità, anomalie e danni erariali nelle autocertificazioni e nelle richieste di rimborso depositate”, è scritto nell’informativa finale dell’ispezione avviata per ordine dello Stato maggiore della Difesa tre giorni fa. Il periodo in cui il generale Roberto Vannacci ha ricoperto l’incarico di addetto militare a Mosca. Tutto materiale che gli ispettori hanno già trasmesso alla magistratura e sul quale la procura militare “procede per peculato e truffa“. A Vannacci sarebbero contestate “indennità di servizio per i familiari percepite illecitamente, spese per benefit legate all’auto di servizio non autorizzate, rimborsi per l’organizzazione di eventi e cene che in realtà non sarebbero stati organizzati”.
“Non parlo di questioni di servizio con la stampa. Sono molto sereno e riferirò nelle sedi opportune. Le notizie diffuse oggi dalla stampa fanno riferimento ad attività d’ufficio già accuratamente ricostruibili dall’interessato oltreché del tutto regolari" "Contrariamente a quanto riportato dai media, il generale Vannacci è assolutamente sereno, continua la sua attività divulgativa e presenterà le proprie considerazioni nelle sedi opportune”, parla il so avvocato difensore, Giorgio Carta. Di “giustizia a orologeria” parla invece la Lega, il partito con cui Vannacci potrebbe correre alle prossime elezioni. “Si tratta della solita inchiesta a orologeria, Vannacci è un uomo amato dai cittadini e scomodo al palazzo. Visto che non riescono a intimidirlo in altro modo ci provano con inchieste e minacce. La nostra stima nei suoi confronti non cambia, anzi aumenta”.
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