07 Aprile 2022
Piero Lanza ha iniziato a fare musica all’età di 7 anni e non ha mai smesso; la sua orchestra Crazy Band, con focus in Toscana, è una delle più stimate e apprezzate d’Italia.
Coltiva la passione della musica sin da bambino o gli è arrivata in tarda età?
«Ho iniziato a suonare all’età di 7 anni. Mio padre mi comprò un organo Bontempi con la ventola che sembrava un elicottero e da lì è cominciata la rovina. Scherzo ovviamente! Visto che avevo passione, mi fecero subito prendere lezioni di pianoforte così ho continuato con vari insegnanti sia privatamente che al conservatorio. Ho studiato anche trombone, in breve la passione si è trasformata in lavoro, con annessi e connessi. Tantissime esperienze anche come arrangiatore. Negli anni poi è arrivata anche la passione per la registrazione fino ad avere un mio studio, MusicFactory , una struttura che in ambito locale è diventato un punto di riferimento per molti musicisti.»
Prima della Crazy Band, ha fatto parte di altre orchestre?
«Avevo 14 anni quando entrai negli Amanti di Venere, eravamo in 5 e il più grande ne aveva 18. Da lì, ne è passata di acqua sotto i ponti.»
La Crazy Band come e quando è arrivata?
«Gli Amanti di Venere nel 1990 conoscono Fernando Capecchi e lo staff della Vegastar, diventano Surprise Band e arriva il primo disco con la Polygram. Tante esperienze, anche televisive, in giro per l’Italia, nell’ambito della musica da ballo e non solo. Cambiano vari componenti e del gruppo rimaniamo io e Manuel Burresi, il più piccolo, l’ultimo arrivato. Dopo varie peripezie, nel 2015 nasce la Crazy Band.»
Chi sono attualmente i suoi componenti?
«A parte me, ci sono appunto Manuel Burresi, Valentina Barbi, Andrea Giannetti e Lollo Conti.»
A chi deve dire grazie se la sua band è una delle più importanti della Toscana e non solo?
«Indubbiamente, come ti ho già detto, l’incontro con Fernando Capecchi è stato determinante, la svolta professionale che negli anni si è trasformata in una grande amicizia.»
Secondo Lei, finito lo stato d’emergenza, ci sarà una celere ripresa degli spettacoli dal vivo? Il pubblico sarà ancora impaurito o al contrario avrà necessità di divertirsi? Tra l’altro, nei prossimi giorni La vedremo in tv su 50Canale con Lei non sa chi sono io…
«Non sarà semplice. Questi due anni di pandemia hanno segnato le persone. Però è anche vero che c’è il bisogno di socializzare e di buttarsi alle spalle questo brutto periodo. Già lo scorso anno, tra una chiusura e l’altra, vedevamo che la gente voleva tornare a divertirsi; abbiamo ricominciato a suonare ma le date non sono molte, anche perché i locali tardano a riaprire o alcuni hanno addirittura chiuso definitivamente, non riuscendo a sopravvivere alle spese. Speriamo che con l’estate ci sia una ripresa delle attività musicali dal vivo e si possa tornare alla”normalità”.»
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