Israele, azienda bellica Elbit Systems registra profitti record con genocidio Gaza: fatturato a $1,92mld e portafoglio ordini a $25,2mld

Utili record per Elbit Systems durante la guerra su Gaza: nuovi mega-contratti in Europa e Asia mentre cresce la denuncia sul profitto tratto dal conflitto

L'azienda bellica israeliana Elbit Systems ha registrato profitti record, i suoi più alti di sempre, nel 2025, nel secondo anno del genocidio a Gaza. Il suo fatturato è in aumento da 1,72 miliardi di dollari del 2023 agli 1,92 miliardi di oggi, mentre il suo portafoglio ordini sale a 25,2 miliardi di dollari, di cui il 69% provengono da clienti internazionali.

Israele, azienda bellica Elbit Systems registra profitti record con genocidio Gaza: fatturato a $1,92mld e portafoglio ordini a $25,2mld

Elbit Systems, la principale azienda israeliana nel settore della difesa, ha annunciato un significativo aumento degli utili nel terzo trimestre, risultato che arriva dopo mesi di forniture di armi, munizioni e sistemi di sorveglianza utilizzati nel devastante genocidio palestinese a Gaza. Parallelamente, la società ha consolidato la propria presenza nei mercati europei e globali ottenendo nuovi contratti multimiliardari.

Secondo i dati diffusi il 18 novembre, Elbit ha registrato 3,35 dollari di utile per azione diluita, contro i 2,21 dello stesso periodo dell’anno precedente. Il fatturato è cresciuto a 1,92 miliardi di dollari, in aumento rispetto ai 1,72 miliardi del 2023. Il portafoglio ordini ha raggiunto la cifra record di 25,2 miliardi di dollari, provenienti per il 69% da clienti internazionali.

Il CEO Bezhalel Machlis ha definito i risultati “una conseguenza diretta dei consistenti contratti ottenuti in Europa e da clienti globali”, alimentati dall’espansione dei budget militari nel continente. Israele rimane comunque il principale mercato individuale, generando il 33% delle entrate totali: Elbit ha fornito droni, razzi guidati, munizioni mirate e sistemi di intelligence nel corso del genocidio a Gaza.

Le vendite in Europasecondo acquirente mondiale dell’industria bellica israeliana – sono aumentate da 430 a 536 milioni di dollari, raggiungendo il 28% del fatturato complessivo. In parallelo, l’azienda ha annunciato il contratto più grande della sua storia: un accordo da 2,3 miliardi di dollari con un acquirente straniero non identificato, che prevede la consegna di sistemi d’arma per otto anni.

Elbit continua inoltre ad ampliare la propria presenza nei Balcani, nel Regno Unito e in Asia. In Albania sta guidando un accordo governativo per la fornitura di obici ATMOS, mortai SPEAR e droni Magni-X e Thor, oltre a supportare la creazione di nuove linee produttive e un impianto per armi. Nel Regno Unito è in gara per un appalto da 2,7 miliardi di dollari che la renderebbe partner strategico per l’addestramento annuale di 60 mila soldati.

La crescita di Elbit – osservano analisti e organizzazioni per i diritti umani – procede in parallelo al ruolo chiave dell’azienda nelle operazioni israeliane su Gaza. La relatrice Onu Francesca Albanese ha denunciato come “il genocidio in corso sia diventato un’impresa redditizia per aziende israeliane come Elbit Systems”.