24 Ottobre 2025
Fonte: Pixabay
Due gruppi di hacker filo-iraniani, Handala e Cyber Isnaad Front, hanno trafugato dati segreti molto importanti sulla scena militare israeliana. Oltre a immagini, video e specifiche sulle armi utilizzate dall'Idf, sono state anche rilasciate le identità di 6 scienziati nucleari di Tel Aviv, considerati gli "architetti delle operazioni belliche degli ultimi anni".
Cresce la tensione nel cyberspazio tra Iran e Israele dopo una nuova ondata di attacchi informatici contro le infrastrutture della difesa israeliana. Il gruppo hacker filo-iraniano Cyber Isnaad Front ha rivendicato un’infiltrazione nei sistemi della società Maya Engineering, affiliata al Ministero della Difesa israeliano, riuscendo a ottenere accesso a dati sensibili riguardanti alcuni dei progetti militari più avanzati del Paese.
Secondo quanto dichiarato dagli stessi hacker, il gruppo è riuscito a trafugare file tecnici e video interni che mostrano le fasi di progettazione e assemblaggio di armamenti strategici, tra cui il sistema laser Iron Beam, il drone multifunzionale Hermes 900 e il missile anticarro Spike. Nei filmati diffusi su Telegram si vedrebbero ingegneri e tecnici israeliani all’opera su componenti militari, confermando l’ampiezza della violazione informatica.
La Maya Engineering, già citata come fornitore di Elbit Systems e Rafael Advanced Defense Systems, avrebbe subito un attacco mirato di tipo state-sponsored, pianificato per mesi con tecniche di spionaggio digitale, intercettazioni video e accessi non autorizzati a server e reti interne.
Ma l’offensiva cibernetica non si è fermata qui. Un secondo gruppo hacker, anch’esso legato a Teheran e noto come Handala, ha pubblicato online l’identità di sei scienziati israeliani della difesa e del settore nucleare. Secondo il comunicato diffuso dal gruppo, si tratterebbe di ingegneri di alto rango “coinvolti nei programmi aerei, navali e nucleari” di Israele, nonché di figure chiave dell’Istituto Weizmann, accusate di essere “architetti della potenza militare israeliana e delle sue operazioni segrete”.
Gli esperti di cybersicurezza hanno definito questi attacchi “una pericolosa escalation” nella guerra digitale tra Iran e Israele. La fuga di dati sensibili e la pubblicazione di informazioni personali su figure della difesa israeliana potrebbero avere conseguenze geopolitiche gravi, alimentando la già crescente tensione tra i due Paesi. Le autorità israeliane non hanno ancora rilasciato commenti ufficiali, ma fonti militari parlano di un attacco “sofisticato e coordinato”, capace di minacciare direttamente la sicurezza nazionale.
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