Ucraina, inviato russo Dmitriev: "Siamo vicini a una soluzione diplomatica del conflitto e a un summit Trump-Putin, verso congelamento fronte"

Kirill Dmitriev, inviato di Putin negli Usa, parla di “progressi concreti” verso la pace e ribadisce che l'incontro con Trump non è cancellato

L'inviato speciale russo negli Stati Uniti Kirill Dmitriev si è dimostrato molto ottimista sulla fine del conflitto in Ucraina. In vista degli incontri diplomatici che lo attendono nei prossimi giorni, in primis quello con Steve Witkoff, il diplomatico ha annunciato che Washington, Kiev e Mosca sarebbero "vicine a una soluzione diplomatica della guerra", che dovrebbe interrompersi con un "congelamento delle attuali linee del fronte". Inoltre, ha ribadito che il summit fra il presidente americano Donald Trump e il suo omonimo russo Vladimir Putin non è stato cancellato, ma solo spostato in avanti.

Ucraina, inviato russo Dmitriev: "Siamo vicini a una soluzione diplomatica del conflitto e a un summit Trump-Putin, verso congelamento fronte"

Un nuovo spiraglio di dialogo sembra aprirsi sul fronte ucraino. Kirill Dmitriev, rappresentante speciale del presidente russo Vladimir Putin per la cooperazione economica con l’estero, ha dichiarato in un’intervista alla Cnn che “Russia, Stati Uniti e Ucraina sono ormai vicini a una soluzione diplomatica” per porre fine al conflitto iniziato nel febbraio 2022.

Dmitriev si trova a Washington per una serie di incontri con funzionari statunitensi e, secondo quanto riferito, domani vedrà Steve Witkoff, inviato del presidente repubblicano Donald Trump. “Credo che un incontro tra Putin e Trump avverrà presto”, ha affermato, sottolineando che “la Russia desidera porre fine al conflitto il più rapidamente possibile” e che le forze armate russe “selezionano solo obiettivi militari”.

Il summit previsto tra Putin e Trump a Budapest era stato sospeso nei giorni scorsi, dopo il mancato accordo su un cessate il fuoco immediato. Tuttavia, Dmitriev ha smentito che l’incontro sia stato cancellato: “Si terrà più avanti, i contatti continuano”.

Fonti diplomatiche europee confermano che è in discussione una nuova proposta di tregua lungo le attuali linee del fronte, con un ruolo centrale degli Stati Uniti. Dmitriev ha definito “un passo importante” l’apertura del presidente ucraino Volodymyr Zelensky a negoziare sui confini attuali: “Prima chiedeva il ritiro totale della Russia, ora ammette che si tratta di lavorare sulle linee di battaglia. Questo dimostra che siamo più vicini a un accordo”.

Il viaggio di Dmitriev negli Stati Uniti avviene mentre Washington ha appena imposto nuove sanzioni contro due delle maggiori compagnie petrolifere russe. Ma l’inviato di Putin resta ottimista: “Le sanzioni si ritorceranno contro gli Stati Uniti, aumentando il prezzo della benzina. Il dialogo, invece, è l’unica via possibile, purché gli interessi della Russia siano rispettati”.

Secondo Dmitriev, la pace è “a portata di mano”, a condizione che l’Occidente abbandoni le logiche di pressione e riconosca il ruolo della Russia come attore centrale nella sicurezza europea.