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Flotilla, Gustavo Petro ordina espulsione diplomatici israeliani da Colombia e stop commercio con Tel Aviv: "Netanyahu criminale da catturare"

L'annuncio è seguito alla notizia dell'arresto di due attiviste colombiane membri dell'equipaggio della Global Flotilla. Petro ha inoltre affermato che il suo Ministero degli Esteri avvierà azioni legali contro Israele

02 Ottobre 2025

Flotilla, Gustavo Petro ordina espulsione diplomatici israeliani da Colombia e stop commercio con Tel Aviv: "Netanyahu criminale da catturare"

Il leader colombiano Gustavo Petro ha annunciato l'espulsione dell'intera delegazione diplomatica israeliana dal Paese, dichiarando la sospensione del Trattato di libero commercio con Israele.

Flotilla, Gustavo Petro ordina espulsione diplomatici israeliani da Colombia e stop commercio con Tel Aviv: "Netanyahu criminale da catturare"

È la netta spaccatura diplomatica decisa ieri, 1° ottobre, dal primo ministro colombiano Gustavo Petro dopo che due cittadine colombianeManuela BedoyaLuna Barreto, che si trovavano a bordo della missione navale della Global Sumud Flotilla, hanno subìto l'arresto da parte delle milizie israeliane. Le due attiviste sono risultate essere così tra le 200 persone fermate, arrestate e prese dall'Idf mentre si stavano avvicinando pacificamente alle coste palestinesi per portare aiuti umanitari alla popolazione di Gaza. La decisione del leader colombiano segna una rottura totale nelle relazioni con Israele. E dopotutto, l'insofferenza di Petro verso quanto sta compiendo l'amministrazione di Netanyahu era emersa già in altre circostanze, tant'è che era seguita la decisione, dichiarata al Consiglio dei ministri, di interrompere qualsiasi accordo commerciale. "Non ci inginocchiamo all'avidità" aveva sonoramente affermato Petro facendo seguire, alle parole, le azioni: stop totale di esportazione di carbone verso Israele. "Hanno fatto salpare di nuovo una nave carica di carbone con destinazione Israele. Questa è una sfida al mio governo - aveva detto -, l'Esercito riceverà ordine scritto di fermare le navi dirette verso Israele". "Il genocidio mi abilita a cambiare i trattati commerciali" aveva aggiunto, ricordando che il Trattato dell'Organizzazione mondiale del commercio può essere sospeso in caso di crimini di guerra.

"Magari un giorno Israele cambierà, torneremo a incontrarci, ci sarà un'ambasciata e ci abbracceremo" si era augurato Petro auspicando un ravvedimento. Ieri però l'arresto delle attiviste colombiane ha alimentato nuovamente lo sdegno del leader sudamericano: "Un nuovo crimine internazionale da parte di Benjamin Netanyahu" ha scritto su X definendo il primo ministro israeliano "un criminale internazionale che deve essere catturato". Oltre a ciò, Petro ha inoltre annunciato che il Ministero degli Esteri avvierà azioni legali, invitando così avvocati internazionali a unirsi al gruppo legale colombiano.

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