Venerdì, 26 Settembre 2025

Seguici su

"La libertà innanzi tutto e sopra tutto"
Benedetto Croce «Il Giornale d'Italia» (10 agosto 1943)

La BCE ci dice che c’è pericolo di crisi e quindi torna di moda il contante, garanzia di libertà e sicurezza; ma solo 70 euro...

C’è un risvolto sociale per cui i nuovi modelli - spinti dalla Bce - piacciono assai agli istituti di credito: più si va verso la digitalizzazione o verso modelli di home banking e più si tagliano sportelli, personale e servizi vari. In pratica, i clienti si sostituiscono ai dipendenti che loro tagliano

26 Settembre 2025

Pil Eurozona: previsioni in crescita dal secondo trimestre (+1,5%), bene il manifatturiero (+0,8%)

«Keep calm and carry cash» è il titolo di un articolo che in italiano suona così: mantieni la calma e porta con te il contante. E suona bene, perché ci riporta a un tempo in cui la moneta sonante aveva, come diremo più avanti, un valore culturale oltre che strettamente finanziario. Prima però cerchiamo di mettere a fuoco perché la Bce consiglia di tenersi un po’ di liquidità a casa: si tratta di una scelta di prudenza e di cautela, nel senso che le banconote sono «una componente essenziale della preparazione nazionale alle crisi», e servono «non solo alle necessità individuali ma contribuiscono anche ad una più ampia resilienza di carattere sistemico».  L’invito dunque è conservare sempre in casa una somma di contanti «sufficiente a coprire i bisogni essenziali per circa 72 ore».

Come si diceva la ragione di queste raccomandazioni - già fatte proprie da alcuni paesi, soprattutto del nord Europa - è legata alla situazione di grandi stress che stiamo vivendo e alle sue ricadute, dalla pandemia alle guerre passando per i blackout elettrici tipo quello in Spagna e Portogallo che paralizzano tutto e tutti, soprattutto se non puoi prelevare. Per questo da Francoforte ora si sottolinea che il cash è «l'unica passività di banca centrale direttamente disponibile a tutti e gioca un ruolo non solo nelle transazioni quotidiane ma anche come pilastro fondamentale di stabilità economica e per la fiducia del pubblico». 

Nella loro saggezza contadina i nostri nonni l’avrebbero detta più facile: non a caso grazie alla loro prudenza siamo una fortezza di risparmio privato. Ecco perchè, di fronte all’invito della Bce, avrebbero ragione di sorridere e commentare: e tanto ci voleva? Del resto loro la guerra e la fame l’hanno patita davvero e avere un po’ di soldini al sicuro e pronti all’uso (il famoso materasso o la mattonella) era una garanzia persino superiore alle stesse banche. Altri tempi? Certo, ma in fin dei conti quello spirito non andrebbe disperso del tutto. I contanti garantiscono libertà di movimento e di azione, e fanno sentire sicuri. I nonni non a caso ammonivano: “Stipati i soldi che nella vita non si sa mai”. Quelli della mia età hanno visto i portafogli e i borsellini dove si infilava il denaro contato: quello era e quello doveva bastare. Una grande lezione di risparmio, perché si dava un valore alle cose. Altro che il “buy now” dell’e-commerce.

Il contante è garanzia di libertà e di sicurezza. Per questo lo studio non ci convince nella parte in cui si individua in una somma tra i 70 e i 100 euro per ogni membro della famiglia l’ammontare di sicurezza. Al giorno? A settimana? Al mese? Boh… Ma al netto di questo, è lecito domandarsi: e perché mai? Ecco, qui si cade nel solito pregiudizio o nella solita campagna di avversione al contante. Una campagna che personalmente non mi ha mai convinto: se lo Stato pensa che io sia un evasore o un truffaldino, ha tutti gli strumenti per sostenere un’accusa simile; ma di sicuro non deve scaricare su di me l’onere di provare di essere nella legalità. Tra l’altro il contante è moneta legale e quindi non capisco le limitazioni.

Ognuno dev’essere libero di tenersi il contante che gli serve e di prelevare quel che vuole essendo - i soldi sul conto - “roba” propria. E in questa libertà si possono detenere i soldi cash o pagare con carte digitali. Senza poi considerare che, nell’epoca della digitalizzazione, starei attento a limitare troppo i contanti perché non vorrei finire come in Cina dove bloccano le carte al minimo sospetto che tu ti stia comportando male. A meno che non sia questo il vero movente che spinge alla materializzazione della moneta.

Il contante è innanzitutto libertà (anche rispetto al potere unilaterale delle banche e di chi gestisce i servizi di pagamento con carta), è una opzione di pagamento, è una riserva di valore e tanto altro. C’è poi un risvolto sociale per cui i nuovi modelli - spinti dalla Bce - piacciono assai agli istituti di credito: più si va verso la digitalizzazione o verso modelli di home banking e più si tagliano sportelli, personale e servizi vari. In pratica, i clienti si sostituiscono ai dipendenti che loro tagliano.
Non regge nemmeno, come si diceva, la tiritera per cui ad una maggiore restrizione del contante corrisponda una riduzione della lotta all’evasione fiscale: non è così, come dimostrano i grandi scandali di elusioni fiscali realizzati cashless…

di Gianluigi Paragone

Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.

Commenti Scrivi e lascia un commento

Condividi le tue opinioni su Il Giornale d'Italia

Caratteri rimanenti: 400

Articoli Recenti

x