24 Settembre 2025
fonte: pixabay
L'Unione Europea ha deciso di revocare gradualmente il blocco delle importazioni di polli brasiliani quattro mesi dopo che ne era stata comunicata la sospensione a causa di un focolaio di influenza aviaria. È quanto è stato comunicato lunedì 22 settembre dal ministero dell'Agricoltura brasiliana in un comunicato, e poi confermato ieri da un portavoce della Commissione Europea.
La carne di pollo proveniente dal Brasile tornerà dunque in Europa dopo che, lo scorso maggio, l'Ue aveva posto un divieto di importazione a seguito dello scoppio di un focolaio di influenza aviaria nello Stato meridionale di Rio Grande do Sul. La ripresa delle esportazioni è avvenuta ieri e si svolgerà in modo graduale: tutte le regioni brasiliane sono state autorizzate all'export, eccezion fatta per Rio Grande do Sul, per il quale la vendita di pollame riprenderà per la maggior parte il 2 ottobre. A condizione però che lo stato epidemiologico rimanga stabile. Solo un raggio di 10 chilometri intorno al focolaio originale sarà definitivamente riaperto entro il 16 ottobre.
Una ripresa importante per il Brasile che resta ad oggi uno dei partner commerciali più importanti per l'Unione Europea. Solo nel 2024 infatti, il Paese sudamericano ha rifornito l'Ue di circa il 32% delle importazioni di pollame. Una catena di approvvigionamento alimentare che si era interrotta dopo che, a metà maggio, era stato individuato un virus all'interno di un allevamento commerciale di Montenegro, a Rio Grande do Sul appunto. La scoperta aveva fatto scattare l'immediata sospensione dello status di "Paese indenne da influenza aviaria altamente patogena" da parte dell'Organizzazione mondiale per la salute animale (Oam). Una sospensione che ha reso non ammissibile le esportazioni di carne e prodotti a base di pollame, in base al regolamento europeo.
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