Gaza, Trump in cortocircuito: "La guerra sta danneggiando Israele, ma deve finire l'opera, Hamas? Rilascerà ostaggi solo dopo la sua distruzione"

"La guerra in Palestina sta distruggendo Israele, ma deve finire l'opera". Queste le parole dette dal Presidente Usa Donald Trump in un'intervista rilasciata venerdì  29 agosto alle pagine del Daily Caller. La guerra in corso, ha ammesso il tycoon, sta minando profondamente l'immagine di Israele agli occhi dell'opinione pubblica, circostanza avvalorata da un sondaggio del Pew Research Center di marzo che ha registrato un calo di sostegno a Israele tra i giovani repubblicani.

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Dati alla mano: il 53% degli adulti statunitensi risulta avere un'opinione negativa su Israele mentre per i giovani repubblicani under 50 l'opinione negativa riguarderebbe il 50%. Nel gruppo dei conservatori MAGA dunque non tira buon'aria ma di questo il tycoon è perfettamente consapevole: "Quindici o venti anni fa Israele aveva la lobby più forte al Congresso, ma ora non è più così. C'è stato un tempo in cui - ha ammesso Trump nell'intervista - se volevi fare il politico non potevi parlare male di Israele. Israele aveva la lobby più forte che abbia mai visto (...) Avevano il controllo totale sul Congresso". Per Israele dunque la guerra in Palestina sta segnando una netta inversione nel trend delle preferenze pubbliche: "Potranno anche vincere la guerra ma non stanno conquistando il mondo delle pubbliche relazioni e questo li sta danneggiando". Sul calo del sostegno a Israele dunque Trump si dice "consapevole".

E i fatti lo dimostrano: Taylor Greene, deputata repubblicana della Georgia, lungamente alleata del tycoon, è stata recentemente la prima repubblicana conservatrice a definire "genocidio" le atrocità in corso sulla Striscia di Gaza. Altrove, ma sempre all'interno della cerchia di sostenitori trumpiani, Steven Bannon aveva definito "inaffidabile" Benjamin Netanyahu. Tuttavia il tycoon non si tira indietro ed esprime comunque il suo pieno sostegno al piano di Netanyahu: Israele deve "finire l'opera" contro Hamas. Secondo Trump infatti i miliziani rilasceranno gli ostaggi rimasti solo dopo la “loro distruzione”.

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