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Benedetto Croce «Il Giornale d'Italia» (10 agosto 1943)

La pace è possibile. Lo scambio di territori pure. Ad un passo dalla svolta tra Russia e Usa. Che la data favorisca il miracolo!

Nonostante l'Europa confermi per l'ennesima volta la sua bassezza nel tifare per una guerra infinita e senza senso, un futuro meno cupo è possibile ed auspicabile

11 Agosto 2025

La pace è possibile. Lo scambio di territori pure. Ad un passo della svolta tra Russia e Usa. Che la data favorisca il miracolo!

Siamo ad un passo dalla pace nonostante le disgustose convulsioni dei principali Governi europei che invece di tifare per la pace tifano per la continuazione ad oltranza di una guerra che stanno perdendo tutti: tanto l'Ucraina quanto l'Ue. Mentre la Russia avanza e regge bene lo stato di guerra gli europei si stanno svenando senza un futuro sprecando risorse, miliardi di euro, armi necessarie alla difesa europea, tempo ed energie, per nulla. Gli Usa e la Russia invece sono potenze complementari, storicamente amiche o almeno non nemiche, che hanno bisogno le une delle altre. La possibilità di uno scambio di territori fra i contendenti in modo da salvare l'immagine delle loro nazioni è concretamente possibile. La Russia infatti può restituire i territori che ha conquistato nell'oblast di Kharkiv e in quello di Sumy. L'Ucraina da parte sua potrebbe cedere quel che manca ai russi dell'oblast di Donestk. Per le altre due regioni le difficoltà di ripartizione sono minori in quanto Kherson è già divisa dal fiume Dnipro che rappresenta un possibile nuovo confine naturale fra Ucraina e Russia mentre per l'area di Zaporižžja le parti potrebbero accontentarsi di congelare la situazione militare attuale. Un compromesso dignitoso per entrambi. Il problema non è mai quello territoriale per questa guerra ma è politico: la Russia vuole garanzie che l'Ucraina non collabori più con la Nato nè vi entri e l'Ucraina vuole giustamente garanzie per la propria sicurezza, che Trump può ottenere dalla Russia, come una forza neutra di interposizione e una graduale de-militarizzazione russa dei territori conquistati. La diplomazia e la politica sono arti del realismo: non sono esercizi di utopia. Non esistono mai "paci giuste" in quanto in guerra contano solo i reali rapporti di forza. La diplomazia e la politica servono ad ottenre nuovi livelli di equilibrio, non possono annullare la realtà o retrocederla. Se le guerre e le invasioni fossero sempre totalmente inaccettabili allora l'Italia dovrebbe restituire Trento e Trieste all'Austria e Roma al Papa in quanto l'Italia, come quasi tutte le nazioni, si è formata con ingiuste guerre d'aggressione contro Stati sovrani e pacifici. Se l'Europa vuole avere un futuro deve liberarsi dalle proprie ideologie e dalla propria miopia e cogliere l'opportunità di una pace russo-americana per ritagliarsi, dentro questo scenario, un proprio ruolo, che non sia il ruolo folle e delirante di potenza bellicosa e guerrofila, perchè la guerra contro la Russia è già persa, tanto vale chiuderla il prima possibile. Altrimenti non stupiamoci di un Europa in piena recessione, senza più un futuro nè una speranza. Purtroppo l'Italia da questo scenario esce con una brutta figura che ci rende ancora meno credibili e meno dignitosi di quanto poco siamo: una nazione dove il Capo dello Stato paragona la Russia al Terzo Reich e il Presidente del Consiglio vorrebbe ospitare i negoziati. Italiani: gente poco seria, ridicola. Ecco come ci vedono tutti. Grazie Meloni!

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