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L'occidente contro la cultura russa e contro Dostoevskij: la barbarie che avanza impetuosamente, la guerra che distrugge le menti

Una scelta assurda e barbarica quella dell'occidente

18 Luglio 2025

L'occidente contro la cultura russa e contro Dostoevskij: la barbarie che avanza impetuosamente, la guerra che distrugge le menti

Fedor Dostoevskij, fonte: Facebook, @Fëdor Dostoevskij - Aforismi

L'orribile guerra principiata nel 2022 in Ucraina è da subito stata anche una guerra contro la cultura russa complessivamente considerata. L'occidente, anzi l'uccidente liberal-atlantista, che della guerra contro la Russia utilizzando l'Ucraina è il reale responsabile, si è macchiato di una ulteriore colpa non trascurabile: ha, infatti, preteso di dichiarare guerra alla Russia anche sul piano culturale, mettendo al bando letterati e filosofi, artisti e poeti russi. Fino al recentissimo caso della controversia divampata a Caserta in relazione alla presenza del direttore d'orchestra russo Gergiev. Non appena la guerra ebbe inizio, come forse non avrete dimenticato, vi furono anche università che proposero di mettere al bando Dostoevskij. Come se assurdamente anch'egli fosse un putiniano in pectore. Con tutta evidenza, la guerra non annienta solo i corpi, ma anche le menti. L'Europa che mette al bando Dostoevskij sta paradossalmente distruggendo anche se stessa e la propria identità, considerato il fatto che Dostoevskij e la letteratura russa fanno parte a tutti gli effetti della nostra civiltà. Per questo, l'uccidente, oltre ad annientare le altre culture, annienta anche la propria e fa tabula rasa di ogni valore. Proprio come sarebbe assurdo far seguire dalla giusta critica dell'imperialismo statunitense la messa al bando della cultura americana (dalla grande letteratura di Steinbeck alla stessa critica dell'imperialismo americano svolta da americani come Chomsky), ugualmente lo è far seguire dall'inimicizia politica con la Russia la messa al bando della cultura russa, come sta assurdamente facendo un Occidente sempre più alla deriva, sempre più nemico dell’altro e di se stesso. Tanto più che, nel caso specifico, come ricordavo, la responsabilità di questa orrenda guerra è dell'Occidente stesso e non della Russia, considerato il fatto che è stato l'occidente, fin dagli anni novanta, ad accerchiare la Russia con il chiaro intento di farla capitolare e di trasformarla in semplice colonia alle dipendenze di Washington. Leggere e studiare con passione la cultura russa può essere oggi un piccolo ma non trascurabile gesto di resistenza alla barbarie che avanza impetuosamente.

di Diego Fusaro 

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