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Vertice Nato all'Aja, la dichiarazione guerrafondaia finale: "Impegno per il 5% del Pil entro il 2035, Russia minaccia alla sicurezza"

La dichiarazione finale del vertice Nato all'Aja è sostanzialmente un testo guerrafondaio, che tra le altre cose, punta il dito verso Mosca

25 Giugno 2025

Vertice Nato all'Aja, la dichiarazione guerrafondaia finale: "Impegno per il 5% del Pil entro il 2035, Russia minaccia alla sicurezza"

Vertice Nato all'Aja, fonte: imagoeconomica

Il vertice Nato all'Aja si è concluso con la dichiarazione guerrafondaia finale degli Alleati. I punti principali sono due: "Impegno per il 5% del Pil entro il 2035", e "la Russia minaccia principale alla sicurezza". Nel 2026 il vertice sarà in Turchia.

Vertice Nato all'Aja, la dichiarazione guerrafondaia finale: "Impegno per il 5% del Pil entro il 2035"

La dichiarazione finale del vertice Nato all'Aja è sostanzialmente un testo guerrafondaio, che tra le altre cose, punta il dito verso Mosca.

Si parte dal 5% del Pil per le spese militari: "Gli alleati si impegnano a investire il 5% del Pil annuo nelle esigenze fondamentali di difesa e nelle spese relative alla difesa e alla sicurezza entro il 2035, al fine di garantire gli obblighi individuali e collettivi, in conformità con l'articolo 3 del Trattato di Washington".

"Gli alleati ribadiscono il loro impegno sovrano a fornire sostegno all'Ucraina". Tuttavia, è stata esclusa ogni menzione ad un futuro ingresso dell'Ucraina nell'Alleanza, al contrario di quanto accadde a Washington l'anno scorso, dove si stabilì il principio del "percorso irreversibile". Nella dichiarazione finale non ci sono riferimenti ad impegni finanziari per l'Ucraina, al contrario dei 40 miliardi l'anno dell'anno scorso. Tuttavia, il segretario generale Mark Rutte ha recentemente dichiarato che per Kiev quest'anno si supereranno i 50 miliardi di dollari di "aiuti" militari. Tradotto: prosecuzione dell'escalation ed allontanamento di una pace.

"Russia minaccia alla sicurezza"

E poi il capitolo sulla Russia: "Uniti di fronte a profonde minacce e sfide alla sicurezza, in particolare la minaccia a lungo termine rappresentata dalla Russia per la sicurezza euro-atlantica e la persistente minaccia del terrorismo".

L'articolo 5 della Nato

Il presidente americano Donald Trump aveva provocato una spaccatura negli Alleati, asserendo che la definizione dell'Articolo 5 della Nato è "interpretabile". "Noi, capi di Stato e di governo dell'Alleanza Atlantica, ci siamo riuniti all'Aia per riaffermare il nostro impegno nei confronti della Nato, l'Alleanza più forte della storia, e del legame transatlantico. Riaffermiamo il nostro ferreo impegno per la difesa collettiva, come sancito dall'Articolo 5 del Trattato di Washington: un attacco a uno è un attacco a tutti. Restiamo uniti e risoluti nella nostra determinazione a proteggere il nostro miliardo di cittadini, difendere l'Alleanza e salvaguardare la nostra libertà e democrazia", è riportato nella dichiarazione finale.

E poi: "Esprimiamo il nostro apprezzamento per la generosa ospitalità che ci ha riservato il Regno dei Paesi Bassi. Attendiamo con ansia il nostro prossimo meeting in Turchia nel 2026, seguito poi da un incontro in Albania".

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