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Benedetto Croce «Il Giornale d'Italia» (10 agosto 1943)

L'Italia nel nucleare senza il consenso degli italiani, i politici mediocri conducono il Paese nel pozzo dell'abisso all'insegna di un'insana ideologia antirussa e green

Un commercialista (tipologia di persona non molto indicata per guidare un Paese), un certo Gilberto Pichetto Fratin, ha pensato di far entrare l’Italia nell'alleanza per il nucleare per un’energia decarbonizzata - ma radioattiva - pur sapendo che gli Italiani hanno detto già NO AL NUCLEARE nel 1987. Cui prodest?

17 Giugno 2025

Le due torri di raffreddamento della centrale nucleare di Belleville viste dalla riva della Loira

Le due torri di raffreddamento della centrale nucleare di Belleville viste dalla riva della Loira

Ho sempre pensato che i commercialisti – con il dovuto rispetto - non siano fatti per governare un Paese ma solo per far tornare i conti a famiglie e imprese. I commercialisti sono ossessionati dal far quadrare il bilancio, eguagliare, cioè, le entrate e le uscite e questo non va bene a livello macro, cioè, per uno Stato. Perché? Per il semplice motivo che lo Stato prima spende e poi tassa. Lo Stato non è una grande famiglia o una grande impresa che devono far quadrare il bilancio in quanto fruitori di moneta. Pensare questo vuol dire non avere la benché minima idea di cosa sia lo Stato e come funzioni. Lo Stato è ancora il titolare dell’emissione di moneta, la quale è passività di Stato. Se lo Stato non spendesse, non esisterebbe la moneta legale. Lo Stato crea moneta dal nulla, finalizzata alla crescita economica e dell’occupazione. Quando spende, acquista beni e servizi dal settore non governativo (famiglie e imprese), iniettando moneta nel sistema bancario (pagamenti al settore non governativo). Questo processo innesca la caduta dei tassi di interesse a causa dell’aumento dell’offerta di moneta. Qualora lo Stato non abbia ancora perseguito la piena occupazione e volesse, dunque proseguire a spendere in vista di tale obiettivo, per mantenere inalterati i tassi di interesse e scongiurare la crescita dell’inflazione (che molto spesso è dovuta ai crescenti margini di profitto, tra cui gli interessi del sistema bancario) comincia ad emettere titoli del debito pubblico, cioè, moneta che paga un interesse, al fine di far crescere l’economia e sostenere i tassi di interesse, spronando al risparmio. Una volta raggiunta la piena occupazione, se il sistema economico si scalda troppo, il Governo raffredda il sistema con l’imposizione fiscale, riducendo il reddito disponibile e, dunque, i consumi. L’imposta, quindi, non serve allo Stato per costruire gli ospedali, le scuole, le autostrade, etc. (così funzionano gli enti locali), ma serve a raffreddare il sistema, dal momento che il Governo crea moneta dal nulla, ne crea quanta ne vuole e come vuole in vista degli obiettivi macroeconomici da perseguire. Il pareggio in bilancio, dunque, non è che una follia, la peggiore follia che possa fare un Governo, dopo aver ceduto l’esercizio della funzione monetaria ad enti esogeni (BCE).

Il Governo Meloni, purtroppo, non è un governo che brilli per scienza e capacità intellettuale. È grazie al voto di FdI che il pareggio di bilancio è passato in Costituzione, la stessa norma che i tedeschi, oggi, vorrebbero togliere dalla loro Grundgesetz! A capo dei vari ministeri italici mi sembra di percepire solo miseri politicanti e spesso senza un titolo accademico adeguato (tra questi alcuni se lo sono creati ad hoc nel loro cv al Parlamento) a poter parlare o agire in nome del popolo sovrano, che purtroppo oggi resta solo un ossimoro. Sì, perché un commercialista (ergo, secondo il mio modesto modo di vedere, una tipologia di persona non molto indicata a guidare il Paese per i motivi di cui sopra), un certo Gilberto Pichetto Fratin ha pensato di far entrare l’Italia nell'alleanza per il nucleare per un’energia decarbonizzata ma radioattiva, pur sapendo che gli Italiani hanno detto già NO AL NUCLEARE nel 1987. Si parla di reattori di quarta generazione allo stesso modo in cui si parlava anni fa di reattori di seconda generazione, reattori che hanno dato e danno ancor oggi molti problemi. Basti pensare alla Francia con i suoi 57 reattori, di cui 7 dismessi. Ebbene, l’energia non costa molto meno che in Italia e i problemi legati alla gestione delle centrali atomiche ci sono sempre: continue perdite di materiale radioattivo che si disperde nei fiumi fino a duecento chilometri (e.g. il plutonio nella Loira), contaminando le acque e i campi, e intaccando la salute in modo irreversibile di tutta quella popolazione che vive a ridosso delle centrali (e sono tante!). E tutto nel silenzio delle istituzioni chiamate a vigilare! Ma molti di questi personaggi politici - nominati molto spesso in ambienti metapolitici al fine di perseguire obiettivi incompatibili con gli interessi nazionali – fanno orecchie da mercante (o forse bisognerebbe dire da commercialisti?). Portano avanti progetti ideologici contro gli Italiani. Bisogna chiudere il rubinetto del gas con la Russia brutta e cattiva, come dicono, ed essere green, perché l’eolico e il solare non bastano. Capito? Quindi meglio l’uranio e il plutonio – che poi potremmo essere costretti a comprare dalla Russia proprio come gli Stati Uniti fanno ora – che il gas naturale! Troppa CO2 con il gas, mentre il raffreddamento dei reattori è un gioco da ragazzi, che non comporta alcun rischio né danni né CO2! Quanta capacità di visione, complimenti!!! Anche la signora Meloni non fa eccezione. Prima contro ogni proposta e azione di governo dei suoi predecessori, poi, una volta assisa sugli scranni del potere – secondo alcune fonti russe al prezzo del sostegno incondizionato all’Ucraina guidata da un certo Zelensky, che molti in Russia e non solo ritengono un nazista  – sembra aver dimenticato tutte quelle istanze di cui si era fatta portatrice quando era all’opposizione. È bastata una semplice pacca sulle spalle da parte della sua amica di boutique Ursula o dell’amico guerrafondaio Bibi – anche lui accusato di crimini di guerra, genocidio intenzionale e nazismo - per farle dimenticare le sue umili origini e lo spirito patriottico e schierarsi prontamente sul carro dei nouveaux riches. Mais la terre lourde sera toujours la terre, même si elle regarde vers le ciel.

Di Armando Savini

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