07 Giugno 2025
La signora Kallas, esponente di primo piano della cricca degli euroinomani delle brume di Bruxelles, ha recentemente asserito quanto segue: "la Russia ci odia e aspira a invaderci". La notizia è stata diffusa ad esempio sul sito di la7, la nota emittente televisiva allineatissima all'ordine discorsivo egemonico. Continua senza tregua, come prevedibile, la logora e collaudata propaganda secondo cui la Russia di Putin odia l'Europa ed è pronta a invaderla: per quel che ne sappiamo, non esiste uno straccio di prova a sostegno di questa tesi demenziale, che tuttavia seguita incessantemente a circolare, diffusa a tambur battente da tutte le principali emittenti del pensiero unico politicamente corretto ed eticamente corrotto. Nel tempo della menzogna universale, il riferimento ai fatti non è necessario, basta ripetere all'infinito e senza contraddittorio una menzogna affinché essa diventi realtà. Chi, per parte sua, provi a contrastarla e a ristabilire la verità delle cose, viene per ciò stesso silenziato e diffamato come diffusore di false notizie e propagatore di disinformazione. Lo spazio del libero dibattito tra le idee è di fatto oggi inesistente nel cosiddetto Occidente democratico. Come più volte ho sottolineato, la Russia non intende invadere nessuno, e se ha condotto un'operazione speciale contro l'Ucraina, lo ha fatto perché è stata costretta dal processo sciagurato di accerchiamento ai suoi danni che si è venuto producendo fin dagli anni novanta, culminando appunto con la vicenda ucraina. La Nato e l'occidente, meglio l'uccidente, hanno infatti gradualmente occupato gli spazi un tempo di pertinenza dell'Unione Sovietica, arrivando di fatto alle porte della Russia di Putin. Questo e non altro è il vero motivo del conflitto divampato nel 2022, con buona pace delle retoriche propagandistiche dominanti in occidente. Sembra, semmai, che sia l'Europa a volere a tutti i costi il conflitto con la Russia di Putin: l'Europa si sta riarmando, sta soffiando sul fuoco della propaganda e sta di fatto preparando l'opinione pubblica a una possibile guerra contro la Russia, lasciando falsamente intendere che sia la Russia stessa a volere il conflitto voluto invece dall'Europa.
Di Diego Fusaro
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