Olanda, caduto il governo, leader PVV Wilders lascia coalizione di destra: “Nessuna firma sui nostri piani contro immigrazione”

La coalizione di destra al governo in Olanda è ufficialmente crollata. A farla precipitare è stato Geert Wilders, leader del Partito della Libertà (PVV), che ha annunciato il ritiro del suo partito dalla maggioranza. Alla base della rottura, l’irrisolta questione dell’immigrazione, tema cardine per Wilders e motivo di crescente tensione interna all’esecutivo.

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Caduto governo in Olanda, leader PVV Wilders lascia coalizione di destra

“Nessuna firma per i nostri piani in materia di asilo... Il PVV lascia la coalizione”, ha scritto Wilders in un post su X, confermando una crisi politica che da settimane sembrava ormai inevitabile. Il governo, guidato dall’indipendente Dick Schoof, era in carica da meno di un anno. Il futuro del Paese, già segnato da tensioni interne e pressioni esterne, ora si fa incerto.

La decisione è giunta al termine di un’ennesima riunione straordinaria tra i leader della coalizione, tenutasi lunedì sera. La frattura definitiva è emersa dopo la mancata intesa su quella che Wilders definisce la “politica sull'immigrazione più restrittiva di sempre”, promessa agli elettori e concordata con i partner dopo la storica vittoria del PVV alle elezioni del novembre 2023.

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“Frustrato dalla lentezza dell'esecutivo”, come ha dichiarato lo stesso Wilders, il leader della destra olandese ha deciso di rompere con i partner di governo, aprendo così la strada a un possibile voto anticipato. Il rischio di paralisi istituzionale è elevato, soprattutto in vista di un evento cruciale per la diplomazia internazionale: il vertice NATO, previsto proprio a L’Aja il 24 e 25 giugno.

La notizia è stata confermata anche dagli altri partiti della coalizione, che hanno riferito della rottura dopo un rapido confronto con il leader del PVV, secondo quanto riportato dall’agenzia olandese ANP. Il crollo del governo avviene in un contesto delicato, con l’estrema destra in ascesa in gran parte d’Europa e con l’Olanda, quinta economia dell’Unione europea, al centro di equilibri geopolitici e commerciali fondamentali per il blocco comunitario.

Ora lo scenario politico olandese si riapre completamente: il ritiro di Wilders potrebbe costringere il Paese a tornare alle urne in maniera anticipata.